La comunità di Vallo della Lucania è ancora scossa per quanto accaduto alla frazione Angellara, dove una giovane di 30 anni ha dato alla luce un neonato, che è stato poi trovato morto dai carabinieri della locale compagnia. Nel pomeriggio l'autopsia disposta dalla Procura di Vallo della Lucania, che ha aperto un'inchiesta per chiarire i contorni della terribile vicenda.
Da capire se il piccolo - un maschietto - sia nato morto o se invece sia spirato dopo essere stato lasciato dalla madre in una valigia di casa. Circostanza, questa, che cambierebbe il quadro investigativo sul quale al momento vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti.
Qualche dettaglio però trapela: la donna, subito dopo aver partorito, avrebbe reciso il cordone ombelicale con una lametta. Ma è stata colpita da un'emorragia, tanto da chiedere l'intervento del 118. Al "San Luca" i sanitari si sono subito resi conto della situazione, ed hano capito che la giovane - classe '89, di origini moldave - aveva appena partorito. Allertati i carabinieri, che si sono recati in casa ed hanno fatto la macabra scoperta con il corpicino senza vita del piccolo adagiato in una valigia nerlla stanza di casa.
La mamma, ricoverata in ospedale e che non sarebbe in pericolo di vita, dovrà chiarire i contorni di quanto accaduto. Le prime risposte arriveranno dall'autopsia. Intanto la comunità di Vallo della Lucania è sotto choc per l'accaduto. In particolare, la frazione di Angellara dove la 30enne vive da sola ed è impiegata come badante presso una famiglia del posto, che non si sarebbe resa conto della gravidanza della donna.