Arriva la precisazione del candidato sindaco per il comune di Calvi, Gianni Molinaro, della lista numero uno, in merito all’articolo di Ottopagine “Calvi. La piazza dà per vincitore Armando Rocco”.
Gianni Molinaro, non è di questa opinione, e ci tiene a sottolineare che: “Al comizio di apertura erano presenti tantissime persone ....basta vedere le foto (in evidenza)”. Comizio di apertura tenutosi in zona Soricelli.
Molinaro spiega poi quali sono i suoi intenti e programmi amministrativi, in caso di vittoria elettorale, insieme alle critiche rivolte all’amministrazione Rocco: “La lista 'Popolo Voce e Forza" vuole ridare a calvi una politica del fare Do-Crazy, che in questo mandato non s'è vista.
Una mission di governo che riposizioni la zona industriale di cubante come motore di sviluppo dell'aria dell'hinterland sud-ovest di Benevento, intercettando finanziamenti europei, cosa non fatta dall'amministrazione uscente, creando costellazioni di opifici con rilancio occupazionale in sintonia con la vocazione agricola in chiave di colture alternative ed in versione consorziale...necessità di restyling dell'estetica ed architettura di città e di paesaggi, che faticosamente avevo asseverato nei miei lustri da sindaco, con il palazzo federiciano a sintonizzarci sulla piattaforma turistica regionale….chiaramente non posso che stigmatizzare l'enorme massa debitoria dell'ente createsi negli ultimi due anni dall' inserimento di una dipendente al vertice del servizio economico finanziario, tra l'altro sorella del presidente del consiglio con l'inerzia dell'opposizione, e tra l'altro si annoverano 400mila euro anche per la predetta dipendente, facendo passare molte sentenze in giudicato.
C'è da chiedersi: può un esecutivo decidere di non seguire tutti i gradi di giudizio per sentenze tra l'altro di espropri principalmente trentennali (non del Molinaro ma delle amministrazioni precedenti affini agli attuali amministratori) facendo una massa debitoria da tsunami devastante le casse dell'Ente e sottoponendo al tartassamento i concittadini con tasse ed aliquote servizi al massimo? Non solo danno all'Ente da massa debitoria per sentenze ingiudicate, ma danno all'Ente anche da strumenti di indebitamento inidonei, senza esercitare la leva della capacità di indebitamento a mantenere i bilanci strutturalmente sani.
Ma a modalità da pre-e deflaut prima con un prestito con la Cassa Depositi e Prestiti trentennale di 3milioni, aggravato da interessi di 15milioni, poi al salva enti con un'artificiosa capacità capitale immobiliare a garanzia.
Il tutto condito da pareri negativi dell'organo di revisione ..la sovranità popolare si esercita nella conoscenza delle verità ma anche nella consapevolezza del soddisfacimento dei propri bisogni e la classe politica che non li garantisce deve essere mandata a casa o viceversa Popper docet..
La cartina di tornasole dei miei bilanci sani – conclude Molinaro - sono l' Irpef allo 0,2 oggi 0'8,imu 5,5 su seconde case oggi 10,6 .Con la Tasi al 2,5 per prime case e capannoni e se facoltatività perché sui terreni agricoli in un paese prevalentemente rurale con la crisi del tabacco e dell'economia s'è' applicata al 7,6 prevedibile al 10,6massimo per il Salva Enti”.
redazione