"La necessità di ridurre il divario fra: giovani e meno giovani–non occupati; studenti e, vie di accesso alla creazione di lavoro può oggi trasformarsi in opportunità". E' la considerazione, e l'appello, lanciato da Giulia Falato candidata alla carica di consigliere con la lista Guardia Futura alle prossime elezioni amministrative di Guardia Sanframondi del 31 maggio.
"L’inversione di tendenza - spiega la Falato - che vedeva i più giovani andare verso le città, per ragioni di studio o di lavoro, è sicuramente un segnale da cogliere, rappresentando una forte volontà di far rientro nel proprio paese di origine e costruire il proprio futuro insieme.
Negli anni, il gap generazionale-imprenditoriale è cresciuto per via della crisi economica nazionale e della difficoltà di accesso alle risorse finanziarie da parte dei più giovani. L’inadeguatezza del mercato ad accogliere i neo- diplomati, i neo-laureati, ha generato sfiducia e abbandono soprattutto in alcune aree depresse del Sud. Qualcuno insegna però, che è proprio nei momenti più difficili che si intravede la ripresa.
In questi giorni di fermento elettorale, c’è molto entusiasmo ed attenzione verso le problematiche occupazionali; ascolto quotidianamente la voce di quanti credono di poter cominciare a sperare, di quanti, come me, facendo ritorno al proprio paese sentono la necessità di realizzare le proprie idee, i propri sogni".
"Altrove - si chiede la candidata consigliere - ha funzionato, perché non qua?"
"Ebbene, al centro di ogni dibattito, di ogni possibile visione di futuro, deve esserci - continua Giulia Falato - il lavoro. Il lavoro in tutte le sue forme, quel lavoro che restituisce dignità, quel lavoro che fa crescere una Comunità cercando di non lasciare indietro alcuno.
Guardia è un piccolo-grande borgo fiorente; gode di paesaggi meravigliosi, di vini eccellenti, di vigneti preziosi. La storicità di certi luoghi, l’arte, il nostro dialetto. I cittadini, persone oneste, generose, grandi lavoratori. Tutto ciò, costituisce una grande ricchezza, il punto da cui partire.
Il privilegio di poter creare delle sinergie grazie alle “relazioni a km 0”, dico io; sfruttare la vicinanza fra le persone, fra i luoghi. L’idea, è quella di “creare lavoro”, creare il nostro lavoro. L’interazione fra cittadini, attiva un processo di conoscenza delle competenze e di scambio di idee che spesso rimangono chiuse in un cassetto.
Guardia Futura crede con me, in questo progetto. Da anni mi occupo di creare opportunità laddove sia possibile generare sviluppo, crescita e lavoro. Sono entusiasta di raccogliere questa sfida, insieme a voi tutti, se avrò la vostra fiducia e la vostra passione.
In questi giorni, partirà la prima iniziativa alla quale già un gruppo “ aperto” di giovani sta lavorando.
L’istituzione di un “ufficio giovani” quale punto di incontro fra le idee, le proposte provenienti dai cittadini e, i diversi soggetti coinvolti nel processo di creazione di lavoro (consulenti, Università, Regione, imprese…); all’interno di questo ufficio, ci saranno giovani in grado di guidare e consigliare quale il miglior modo per mettere in campo la propria idea, il proprio progetto. Ci saranno esperti appartenenti ad ogni settore.
Si parte quindi da un’idea. Si giunge ad una simulazione d’impresa seguendo le aspettative del soggetto ideatore e delle varie componenti che potrebbero influenzare la riuscita del progetto.
Sono già pervenute molte idee. Alcune, afferenti all’ambito della tecnologia e dell’innovazione; altre, riguardanti la cultura e l’arte. Naturalmente, diverse appartengono al mondo dell’agricoltura e dei nuovi prototipi che potrebbero essere realizzati per facilitare alcune delle fasi di raccolta delle uve.
L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di giovani e meno giovani, non- occupati, al fine di mettere in circolo le differenti competenze e generare sviluppo e crescita economica. Generare formazione ed informazione. Consentire a chiunque ne abbia il desiderio, di superare lo scetticismo e le difficoltà iniziali che un’idea, un progetto può incontrare.
La possibilità di avere a disposizione dei vani attrezzati, per lo sviluppo di questi progetti, consente alle nuove imprese di abbattere alcuni costi iniziali di gestione.
Molte proposte riguardano poi, la creazione di alcuni servizi da offrire gratuitamente alla Comunità, servizi che necessitano di uno spazio adeguato per essere svolti. Ad esempio, si pensava ad attività di doposcuola gratuito, o di assistenza psicologica; istituzione di corsi preparto, di sale di incisione musicale. Una intera Comunità che lavora per la Comunità, senza trascurare i più deboli.
L’ottima allocazione di questi edifici utilizzabili, consente di creare un vero e proprio polo di sviluppo, in sinergia con le attività già presenti sul territorio.
Uno spazio innovativo, produttivo, dinamico, tecnologico, centro di cultura, di scambio di idee, di turismo, di lavoro.
Inoltre, fulcro di questo contenitore di progetti, di quest’area, è la creazione di un percorso dedicato allo sviluppo di alcuni progetti individuati con le famiglie, le associazioni operanti sul territorio, le scuole, al fine di far emergere le diverse specialità di ciascun individuo, le diverse abilità dei ragazzi con bisogni speciali.
Tutto ciò, può sì generare reddito, ma può, cosa ancor più importante, mettere in movimento delle energie, delle risorse, coinvolgendo una intera comunità.
A noi il compito di costruire il nostro futuro. Il compito di vedere emergere una intera generazione piena di speranze ed entusiasmo. Una Guardia Futura. L’impegno costante deve essere di tutti. Spegnere la rassegnazione e accendere il desiderio di riuscire in ciò che desideriamo fare. Non aspettiamo che qualcuno decida dei nostri sogni, del nostro lavoro. Partiamo ora, insieme. Questo ambizioso progetto può decollare solo attraverso l’impegno di tutti i cittadini, indipendentemente dall’appartenenza politica, dalle competenze di ciascuno.
Ai nostri genitori, è toccato il compito di lasciarci radici forti per restare e ali abbastanza grandi per volare. A noi, il piacere di vivere in un posto che amiamo nel quale possiamo veramente costruire il nostro domani. Basta crederci. Ci riusciremo".
Vincenzo De Rosa