L’asilo di Solofra finisce ancora al centro di polemiche. Ieri mattina i carabinieri di Solofra sono dovuti intervenire su richiesta di alcuni genitori della scuola primaria di via Fratta.
Con l’inizio dell’anno scolastico la dirigente del plesso ha convocato i genitori degli alunni delle classi “coinvolte” nell’inchiesta della Procura di Avellino, che ha portato all’emissione di quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti docenti di quella scuola.
Misure cautelari revocate poco dopo per mancanza di gravi indizi. Ad ogni modo, le classi dei 4 docenti, dal 5 giugno sono rimaste scoperte.
Ed ecco il motivo della convocazione di una riunione da parte della preside, che ieri mattina ha chiamato a raccolta tutti i genitori degli alunni che frequentano quelle classi, perché a cominciare dall’anno scolastico il problema non è stato risolto: le classi rimarranno scoperte. E, dunque, la preside pare abbia invitato i genitori (fin quando non verrà risolto il problema) a non mandare i figli a scuola. Ed è qui che si è scatenata la rabbia dei genitori presenti alla riunione.
Sono volate parole grosse, qualcuno ha inveito contro la preside e qualcun altro ha infine chiamato i carabinieri per far riportare la calma.
Intanto, è di oggi la notizia che la Procura di Avellino ricorre in Cassazione contro la decisione del Riesame per la posizione del maestro accusato di violenza sessuale. Accusa caduta al tribunale della Libertà che ha accolto il ricorso dell’avvocato difensore Gaetano Aufiero.