Ha risposto a tutte le aspettative il convegno sull’autismo organizzato dal Centro Medico Sociale “Don Orione” presso l’auditorium del comune di Savignano Irpino.
Grande affluenza di pubblico e alto rilievo degli interventi in aula hanno reso l’avvenimento un prezioso momento di riflessione e di condivisione delle più aggiornate teorie sul problema dell’autismo che forte apprensione solleva negli addetti ai lavori per la continua dilatazione che attualmente le statistiche descrivono nella misura di circa sessanta milioni di casi nel mondo, con un incremento della rilevanza di circa dieci volte negli ultimi quarant’anni.
Si è concluso con piena soddisfazione per l’elevato tenore degli interventi e la folta partecipazione, il Convegno di studi promosso dal Centro Medico Sociale Don Orione sul tema dell’autismo.
Come già annunciato fin dal titolo, l’iniziativa si prefiggeva di sensibilizzare innanzitutto le varie professionalità che per il loro ruolo si trovano a stretto contatto con le problematiche trattate, chiamate a riflettere sui risultati delle più recenti ricerche nel campo diagnostico e terapeutico, ma mirava – e non come obiettivo secondario – anche a coinvolgere il territorio nella presa di coscienza e nella comprensione di un fenomeno sempre più presente, anche in vista di una condivisione dei percorsi riabilitativi all’interno delle comunità, e magari replicare in altri contesti l’esperienza che si sperimenta a Savignano già da diversi anni.
In tanti hanno risposto all’invito degli organizzatori; tra coloro che hanno gremito l’auditorium comunale, erano presenti medici, operatori sociali e sanitari, insegnanti e rappresentanti delle amministrazioni locali.
Tutti hanno seguito hanno seguito le relazioni degli esperti, con partecipe e interessata attenzione. Nella prima giornata, più centrata sugli aspetti diagnostici e terapeutici, si sono succeduti sul palco i neuropsichiatri infantili, Goffredo Scuccimarra, Giancarla Auricchio, Rosamaria Sicarusano e Maira Pia Riccio. A loro si sono affiancati Michele Pinelli, genetista, e le psicologhe psicoterapeute Giovanna Gison e Maria Marino.
Nella seconda giornata il focus dei lavori è stato polarizzato sulla situazione territoriale e sugli orientamenti che le istituzioni pubbliche intendono attuare di fronte ai bisogni di bambini e famiglie.
Per trattare gli argomenti loro assegnati, sono intervenuti le neuropsichiatre Emilia Sarnataro, dell’Università Federico II di Napoli e Albacenzina Borelli del Dipartimento di salute mentale della ASL di Foggia. Hanno portato il loro contributo, Paolo Vassallo, Presidente Associazione Autism AID Onlus, e Fabio Della Marra Scarpone, sindaco di Savignano.
Nell’ambito di una prospettiva di welfare di comunità, il Direttore del Centro Don Orione Fabrizio Lanciotti ha voluto richiamare l’attenzione sul lavoro che in generale l’istituzione orionina svolge a favore delle comunità irpine e daune, e in particolare sul contributo offerto mediante il Summer camp for special children, giunto quest’anno alla quarta edizione. In sede di conclusione dei lavori ha illustrato la situazione campana rilevando i ritardi della sanità sul fenomeno, nonostante gli strumenti legislativi adottati già da anni, ma ha anche introdotto nella discussione il tema della necessità di partecipazione attiva della società civile a cui si richiede un deciso recupero, attraverso reti di solidarietà, di quel concetto di umanizzazione ultimamente lasciato alla deriva da una società fortemente individualistica.