Napoli

Dopo la nota di stamattina con cui la Whirlpool ha precisato che non vi è altra strada per lo stabilimento di via Argine se non la riconversione, i sindacati sono hanno reagito con parole forti che sottolineano la la necessità di rispettare gli accordi già presi dalla multinazionale americana. 

 "Ancora una volta il management di Whirlpool mette in discussione l'accordo sottoscritto a ottobre scorso, e ancora una volta lo fa rilasciando una nota stampa, ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento di Napoli. Questo per noi è inaccettabile". Ha affermato Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom. “Occorre riprendere la trattativa - spiega in una nota la segretaria - ripartendo dal punto dove c'eravamo lasciati e cioè dall'impegno dell'azienda a preparare un piano quinquennale di rilancio dello stabilimento di Napoli, a partire dall'implementazione della produzione delle lavatrici. L'azienda quindi si attrezzi per riavviare il tavolo di confronto e la smetta di diramare comunicati che lasciano il tempo che trovano".

Dello stesso avviso Antonio Accurso, segretario generale della Uilm Campania “la Whirlpool smetta di giocare con le parole e abbia rispetto per le istituzioni e i lavoratori -  ha affermato Accurso - È aperto un confronto ad un tavolo tecnico e politico, che va avanti da mesi, con la multinazionale che, nel piano industriale di ottobre scorso, si era impegnata nel rilanciare il sito e le produzioni di Napoli con 17 milioni di euro di investimenti, cifra che equivale alle risorse messe a disposizione dal governo nel decreto crisi industriali e che oggi non basterebbero più. La smettano di giocare e diano coerenza a quanto da loro dichiarato ai tavoli tecnici. Crediamo che sia necessario, su questo punto e su altre vertenze della Campania, la Jabil di Marcianise per citarne una - conclude Accurso - un governo che riparta con slancio per affrontare le vertenze aperte al Mise a difesa dei lavoratori e a sostegno della produzione italiana. Se Whirlpool produrrà un piano industriale serio e sostenibile di rilancio della produzione su Napoli, col coinvolgimento di Regione Campania e Comune di Napoli, partendo da questo decreto, siamo sicuri che si possano creare le condizioni per far mantenere fede agli impegni e agli accordi sottoscritti dalla multinazionale in sede istituzionale".