Baronissi

"Lo sperpero di denaro pubblico si conferma il marchio di fabbrica dell’amministrazione Valiante che organizza un evento fotocopia alle “Baronissiadi” soltanto per soddisfare qualche capriccio di assessori in cerca di rivincite e visibilità". È la denuncia dei consiglieri comunali di Baronissi Luca Galdi, Agnese Coppola Negri, Maria De Caro, Serafino De Salvo, Giovanni Moscatiello e Sabatino Ingino in merito all’organizzazione del “Baronissi sport festival”.

"La giunta ha approvato una delibera con la quale dà il via libera all’organizzazione del “Baronissi sport Festival”, manifestazione che si svolgerà dal 5 all’8 settembre e che, stando a quanto riportato, prevede l’allestimento di “attività sportive, animazione e intrattenimenti vari”. Le spese organizzative per quest’evento ammontano a 9.364 euro e saranno coperte con il bilancio 2019. Il sindaco e la sua maggioranza, però, ignorano - o forse fingono d’ignorare - che da nove anni un’associazione del territorio organizza a Baronissi un evento analogo denominato “Baronissiadi”, che promuove le stesse finalità e che in passato ha ricevuto anche il patrocinio morale da parte del Comune", ricordano gli esponenti di minoranza.

La manifestazione, tra l’altro, si sta svolgendo proprio in questi giorni (e si concluderà oggi) nel parcheggio del Campus universitario di Baronissi. "Sarebbe stato più giusto, sicuramente, unire le forze e, attraverso una sinergia tra pubblico e privato, realizzare un’unica manifestazione per i giovani del nostro territorio. Questo avrebbe permesso sia all’Ente di risparmiare risorse pubbliche che di cancellare quelle divisioni su cui la politica da troppo tempo sta provando a costruire i suoi consensi. Noi - si legge nella nota unitaria a firma delle opposizioni - avremmo utilizzato quei soldi per sistemare le giostrine nei parchi gioco così da poterli utilizzare 365 giorni e non solo per quattro ma soprattutto a distanza di sette giorni da un altro evento simile", concludono i consiglieri comunali di opposizione del Comune di Baronissi.