Resta alta la fibrillazione nel Pd cittadino. In mattinata il consiglio comunale, disertato da buona parte della maggioranza ha portato alla durissima presa di posizione del sindaco. Pepe, infatti, ha gridato all’imboscata, giudicando irresponsabili i consiglieri assenti e avvertendo: «Non mi faccio commissariare da nessuno».
Dichiarazioni tutt’altro che condivise da Gino Abbate, ex assessore dell’amministrazione Pepe, e tra i protagonisti del movimento Liberal Pd (e in ogni caso certamente distante dall’ortodossia dem sannita).
Abbate infatti dichiara a Ottopagine: «E’ strano sentire il sindaco che lamenta agguati e disinformazione, aggressioni dal suo partito, il Pd, che lo sostiene e l’ha sostenuto nelle sue battaglie amministrative… vinte da una coalizione, e non da un singolo. E’ strano che di fronte a una serie di criticità dell’azione amministrativa lamenti tentativi di destabilizzazione e opacità dei consiglieri Pd. E la storia continua con avvertimenti che non hanno nulla di politico».
Forti dunque le critiche di Abbate sulla gestione Pepe: «E’ una parabola discendente che svela quanto provvisorio e di parte sia il proprio comportamento. Il Partito è un luogo istituzionale di confronto, non ci sono solo consiglieri e assessori, ma è un luogo dove tutti i cittadini, iscritti e non, contribuiscono a un dibattito politico e concettuale. Il problema della mancata seduta dipende dalla superficialità degli atti presentati al consiglio e alla commissione. Le elezioni regionali e le dinamiche con cui si è operata una frattura profonda nel partito sono e saranno occasione di dibattito successivo per chiarire le responsabilità . Colpevolizzare i consiglieri comunali, perché vogliono chiarezza sugli atti, è un tentativo di scaricare le responsabilità amministrative e politiche. Il Pd si è sempre assunto le sue responsabilità, con dibattiti anche anche forti. Se il sindaco si sente accerchiato da chi lo sostiene da dieci anni ne prenda atto. E’ vero, la città merita di essere amministrata. Il malessere non è solo quello del Pd, ma anche della maggioranza dei cittadini. Basta guardare la precarietà non solo del futuro, ma quotidiana: dalla fila alla Caritas al diniego dei diritti del cittadino. Le elezioni regionali non c’entrano, ma hanno scoperchiato criticità e astenia amministrativa, che probabilmente i consiglieri Pd tentano di mascherare».
Cristiano Vella