Greci

Due cani morti e altri in fin di vita. E' il triste bilancio, di una notte di follia in Irpinia, a Greci. In un primo momento si era temuto un numero di vittime ancora più elevato pari a sei, poi fortunatamente non è stato così.

Un paese occupato da esche al veleno da Piazza Purgatorio a via San Pietro. A farne le spese sono stati cani randagi e  non solo. La mano assassina avrebbe agito nel cuore della notte. Una mattanza che si è ripetuta nuovamente e con la stessa ferocia umana nella Valle del Cervaro.

Chi non ricorda le stragi di cani avvenute a Montaguto e sempre a Greci negli anni scorsi. Sul posto i carabinieri della locale stazione e il servizio veterinario dell'Asl, allertati immediatamente dal vice sindaco del paese Carmelo Cicchella, che sta seguendo la triste vicenda.

In lacrime un abitante: "Non trovo le parole per descrivere questa atrocità. Un'azione indegna ad opera di persone senza scrupoli. Una scena straziante per la comunità di Greci, quello di oggi è stato un triste risveglio. Ci auguriamo che attraverso le indagini, possa essere punito il responsabile o i responsabili di tale gesto.

Da Nola è arrivata l'ambulanza veterinaria. Si sta procedendo al recupero delle carcasse e al salvataggio dei cani ancora in vita. Cicchella ha inoltre avviato una verifica attenta nelle altre zone del paese per verificare l'eventuale presenza di altre esche assassine, che potrebbero uccidere ancora cani ed altri animali. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Ariano Irpino.

"Greci non è questa - ha detto profondamentee amareggiato il sindaco Nicola Luigi Norcia - ci stiamo sforzando per rendere sempre più vivibile la nostra comunità e questo increscioso e triste episodio non ci fermerà. Un gesto di una singola persona che mi auguro verrà individuata non può macchiare e colpevolizzare l'intero paese"