Capaccio

La mucillagine, i reflui a mare, l'inciviltà: il mare a Paestum sta vivendo un'estate particolarmente complicata. E c'è il rischio concreto di danni al comparto turistico, che è tra i più importanti dell'economia locale. Anche per questo balneatori e imprese riunite nel marchio "Paestum Sea Life", esprimono il proprio malcontento rispetto alla gestione della risorsa mare e chiedono un incontro urgente con il sindaco Franco Alfieri e l'amministrazione.

"Non è la prima volta che tutti gli sforzi profusi dalle imprese, spesso uniti a quello di associazioni e gruppi presenti sul territorio, nella tutela e nella valorizzazione delle nostre risorse naturali vengono puntualmente vanificati dall'azione scellerata di pochi, avvantaggiata spesso dall'assenza di controlli e sanzioni serie verso chi inquina il nostro mare, arrecando seri danni all'ambiente e all'economia del comune", è la denuncia degli addetti del comparto.

"Nelle ultime settimane sono state diverse e crescenti le lamentele e le proteste di bagnanti e turisti, costretti ad evitare e spesso a rinunciare alla fruizione del mare paestano. Questo, a causa della qualità dell'acqua, spesso pessima per lo scarico abusivo di reflui di aziende zootecniche ed agricole che evidentemente non hanno a cuore né la salute dell'ambiente, né quella del territorio in cui insistono. Numerose anche le disdette e gli abbandoni a soggiorni in corso, da parte dei turisti. Chiediamo - l'appello forte - che i “nemici” del territorio, che causano questi scempi, vengano perseguiti dalla legge e messi nelle condizioni di non offendere più l'ambiente e in particolare il nostro mare, che rappresenta, insieme alla storia, all'archeologia e all'enogastronomia, uno dei più importanti attrattori turistici ed elementi di pregio del nostro territorio". Insomma, nessuna pietà per chi distrugge l'ambiente e, quindi, il futuro della collettività.

"Questo gruppo di imprese, che non si limita ad aggregare solo balneatori e strutture ricettive, continuerà anche oltre la stagione estiva le attività sulle tematiche ambientali, che prevedono da una parte la riduzione degli impatti sull'ambiente delle imprese stesse - attraverso l'adozione di buone pratiche di sostenibilità, come già successo con le iniziative plastic free - e dall'altra quella di contribuire attraverso manifestazioni specifiche alla tutela e alla valorizzazione delle nostre risorse naturali - assicurano i firmatari della missiva -. Ci aspettiamo però risposte concrete dagli enti preposti alla tutela del territorio nella repressione e nella prevenzione di condotte inquinanti e che danneggiano le nostre bellezze naturali".