Castel Volturno

Era ubriaco il pirata della strada, che ha ucciso l'incolpevole trentaquattrenne Giorgio Galiero, sabato sera, e che stava per investire anche il figlio di sei anni, per poi allontanarsi senza prestare alcun soccorso. Lo ha ammesso lui stesso quando i carabinieri lo hanno trovato ancora in preda ai fumi dell'alcol a casa della fidanzata a Licola,nella notte tra sabato e domenica. Poche ore sono bastate ai militari per individuare e rintracciare Mykola Girniak, ucraino, irregolare sul territorio italiano, proprietario di quella Bmw X6 con targa polacca, che ha ucciso un povero padre. Ad indirizzare le indagini le immagini della video sorveglianza della zona che avrebbero immortalato la targa della vettura.

La salma di Giorgio Galiero è stata portata all’ospedale civile di Caserta, nelle stesse ore in cui i carabinieri hanno catturato l'indagato. La Bmw presenterebbe visibili segni di danneggiamento sul lato destro della fiancata, compatibili con l’impatto, ma soprattutto, nello stesso lato non ha lo specchietto, uguale a quel modello di specchietto trovato sulla scena del delitto. Il 37enne ucraino intanto non avrebbe confermato l’incidente e avrebbe detto di essere stato troppo ubriaco per ricordare quanto sia successo la sera precedente. L’uomo sebbene viva facendo lavori saltuari come il bagnino, guida un’automobile piuttosto costosa e con targa straniera.

Castel Volturno, da recenti studi dell’Aci, risulta essere la terza città in Italia per circolazione di automobili senza assicurazioni, addirittura il 46 per cento delle vetture registrate alla motorizzazione. «La tragedia che ha strappato il povero Giorgio alla sua famiglia poteva essere evitata. A Castel Volturno viviamo un’emergenza continua, su cui lo Stato, come ho detto personalmente al ministro Salvini a Ferragosto, deve intervenire immediatamente». A parlare è Luigi Petrella, il primo cittadino di Castel Volturno. «A togliere la vita a Giorgio è stato una persona che non doveva essere qui. Uno straniero irregolare, uno dei quindicimilla immigrati clandestini che qui vivono e di cui la nostra comunità non può più sopportare il peso».

Numerosi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando, per una morte definita da tutti assurda. I familiari chiedono giustizia. Intanto il 37enne, attualmente recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. “E’ una morte assurda. Quest’uomo lascia un figlio di 6 anni solo perché qualcuno ha deciso di ubriacarsi e mettersi alla guida - afferma il responsabile di sede Aversa ed Agro Aversano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Biagio Ciaramella -. Non ci sono attenuati, deve aspettare l’esito del processo direttamente dal carcere.

Non prestare soccorso ad una persona dopo averla investita assume la stessa valenza di un omicidio premeditato”.  “Ciò che è avvenuto oggi dimostra che l’attenzione non può essere abbassata. C’è bisogno di maggiori controlli ed è per questo motivo che chiediamo un incontro con Luigi Petrella, nuovo primo cittadino castellano. Vogliamo sapere quali sono i progetti previsti per la sicurezza stradale”.