Scafati

Da un lato l'indagine giudiziaria, dall'altro la polemica politica. Il caso Scafati, con le formiche che avevano invaso la salma di una 61enne originaria di Angri nell'obitorio dell'ospedale "Scarlato" finisce sulla scrivania del ministro per la Salute Giulia Grillo. I familiari, dopo aver assistito all'orribile scena, hanno presentato denuncia ai carabinieri. La procura di Nocera Inferiore ha aperto un'inchiesta, con il pm Federica Lo Conte che ha disposto il sequestro del cadavere, delle cartelle cliniche e disposto l'autopsia.

L'Asl in una nota da subito ha chiesto scusa ai familiari, evidenziando che gli insetti sono entrati da un interstizio tra due battiscopa, nonostante il 7 agosto fosse stata effettuata una sanificazione degli ambienti. Ma, come detto, non sono mancate le immediate polemiche. Il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, ha contattato il direttore sanitario Alfonso Giordano - che guida il Dipartimento di emergenza-urgenza di Nocera Inferiore, Pagani e Scafati - affinché vengano "messe in campo tutte le azioni necessarie affinché fatti del genere, da terzo mondo, non si verifichino più".

La fascia tricolore scafatese ha fatto sapere che la prossima settimana effettuerà un sopralluogo all'ospedale "non solo per verificare gli interventi già disposti per la sala mortuaria, ma per fare il punto rispetto alle criticità che interessano la struttura".

Intanto, il caso è stato portato anche all'attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo. La senatrice 5 Stelle Luisa Angrisani ha chiesto l'intervento del Governo "affinché adotti ogni intervento opportuno per fare luce su questa grave vicenda". Per la parlamentare quanto accaduto "dimostra le inefficienze in cui versa la sanità campana".