Gesualdo

 

I circa 400 ciclisti arrivati da ogni parte d’Italia sono stati accolti dalla cittadinanza in piazza Neviera. Presenti il Sindaco Edgardo Pesiri e l’amministrazione comunale che hanno manifestato la loro vicinanza ai partecipanti con disabilità e a quelli trapiantati che oggi, dopo l’intervento, svolgono una vita normale.

Il primo cittadino si è intrattenuto, in modo particolare, con il Colonnello Carlo Calcagni, atleta paralimpico nella categoria bike. Vittima di contaminazione da uranio impoverito durante la missione di pace svolta nel 1996 in Bosnia-Erzegovina come pilota elicotterista, il Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni ha pedalato insieme agli altri ciclisti per ricordare che solo con la speranza e una forte determinazione si possono superare le difficoltà e combattere le ingiustizie.

La sua testimonianza si è unita a quella di chi, dopo il trapianto, è riuscito a collezionare successi e continuare a sorridere. A loro e alle donne vittime di violenza – l’evento ha raccolto anche il messaggio dell’ “Osservatorio Regionale sul fenomeno della Violenza sulle Donne” – è andata la vicinanza del Sindaco, di tutti gli amministratori e dei cittadini. La ciclopedalata non agonistica promossa per sensibilizzare sulla donazione degli organi e sulle problematiche sociali dei pazienti affetti da malattie rare ha continuato, poi, la sua corsa verso Villamaina, altra tappa prima di raggiungere Torella dei Lombardi e rientrare a Lioni.

«Vi ringrazio sentitamente, con tutto il cuore, insieme all’amministrazione e a tutta la comunità di Gesualdo per l’onore e per la gioia che ci date in questo momento. Speriamo di correre sempre avanti, verso un futuro splendido, tramite voi» ha detto il Sindaco Edgardo Pesiri durante i saluti rivolti ai ciclisti per la vita.