Benevento

La Segretaria provinciale della Cgil Fp di Benevento, Giannaserena Franzè risponde al deputato del movimento 5 stelle, Pasquale Magione che in mattinata aveva tuonato contro le dichiarazioni fatte dalla Cgil sannita in merito alla vertenza dei lavoratori della Samte, l'azienda della Provincia in grave difficoltà anche per via del fermo dello Stir di Casalduni dopo l'incendio di un anno fa e per la difficile situazione finanziaria.

“Sono una sindacalista per passione – tuona Franzè - il mio operato ed il mio stile sono sotto gli occhi dei lavoratori della provincia da tempo, e  chiunque, credo, potrà darmi atto di non aver mai speculato sulle vertenze, né usato il mio ruolo per fare polemica politica. Se il deputato ritiene di dover assolvere al ruolo di rappresentante dei cittadini - lavoratori solo a chiamata, bene ha fatto la uil ad interessarlo... cosa di cui comunque nessuno era informato.
Noi non riteniamo che spetti al sindacato chiedere "cortese interessamento" alla politica. Un tempo questa era la mission dei rappresentanti del popolo, farsi carico delle vertenze del lavoro, tra le altre cose. Evidentemente non è più cosi, se ci si interessa solo su richiesta!
Quanto allo stupore per non aver esperito tutti i percorsi possibili per aiutare i 52 dipendenti, è evidentemente poco informato, l' onorevole, la fp cgil è uno dei pochi soggetti sociali, che da anni e' al fianco di questi lavoratori, ogni giorno, non li ha mai abbandonati. Abbiamo già intrapreso tutte le strade normative possibili, non ce ne sono altre, se non l' apertura di un tavolo di crisi aziendale presso il ministero del lavoro.
Dunque, e' purtroppo inutile, la disponibilità dichiarata dal ministero, che anche noi abbiamo raccolto, senza doverci arrivare tramite politici. Una disponibilità che non è ciò che serve, come non serve il passaggio regionale.
Non è evidentemente – spiega ancora l'esponente sannita della Cgil - chiaro a chi segue da ieri la vertenza e non solo a lui, che serve uno strumemto extra procedure, e serviva ottenerlo entro il 17 agosto, non dopo, dopo sarà troppo tardi. Noi ci siamo mossi più di un mese fa, con ampio anticipo! Quello che è mancata evidentemente, è una volontà politica vera, in quanto Il tavolo in questione è esclusivamente di carattere politico, quindi gli attori politici del territorio avrebbero dovuto procurarlo e non lo hanno fatto. Tutto il resto è aria fritta! E i problemi rimangono a chi come noi, ci mette la faccia ogni giorno, stando al fianco di padri di famiglia giustamente esasperati.
Concludo dicendo che proprio oggi abbiamo ottenuto disponibilità dal vicepresidente della Regione che ha individuato una soluzione per far operare l' impianto in questo momento di stasi, ma rimane l' urgenza della assenza di liquidità della società e di ammortizzatori sociali, senza i quali di fatto dal 17 agosto questi lavoratori sono senza lavoro e senza stipendio”.