Santa Maria Capua Vetere

Soltanto i risultati dell'autopsia potranno chiarire se la causa del decesso di Cristian Grassia sia riconducibile al suo recente viaggio in Grecia, se abbia contratto un virus letale, e se, ancora, poteva essere aiutato grazie ad una diagnosi diversa. I dubbi sulla morte del 22enne sammaritano, deceduto presso l'ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, continuano a tormentare l'intera comunità. Un lutto inelaborabile quello che ha colpito la comunità di Santa Maria Capua Vetere, che si è stretta intorno ai familiari.
Martedì scorso Cristian è stato trasportato d'urgenza per un malore all'ospedale di Castel Volturno, dove il giovane cuore ha smesso di battere. Successivamente la salma è stata trasportata presso l'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, all'istituto di medicina legale. Subito dopo il decesso i Carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, diretti dal maggiore Loreto Biscardi, hanno informato la Procura, che ha disposto l'autopsia del ragazzo, per fare chiarezza sulle cause della morte. Il giovane godeva di buona salute, nulla poteva far presagire la tragedia.

La comunità di Santa Maria Capua Vetere è sconvolta dalla prematura dipartita del ragazzo, come testimoniano i tantissimi messaggi di cordoglio sui social network. Tutti descrivono Cristian come il classico bravo ragazzo, sempre solare e sorridente: il 22enne frequentava la Facoltà di Giurisprudenza della Luiss a Roma, nonché il tennis club di Santa Maria Capua Vetere, che sui social network lo ha voluto ricordare.