Mesi di messaggi su Facebook, una vera e propria ossessione per la leader di Fratelli d'Italia, al punto da convincersi a prendere un treno e recarsi a Roma per cercare di incontrarla. Ma, arrivato alla stazione Termini, ha trovato gli uomini della Digos di Roma che da tempo seguivano i suoi movimenti e che lo hanno fermato.L’uomo è stato poi arrestato a Trentola Ducenta, nella provincia di Caserta, ed è ora ai domiciliari: per due anni non potrà mettere piede nella provincia di Roma. "Devo ringraziare le Forze dell'Ordine che si sono accorte prima di me di quello che accadeva", ha detto Meloni. "La cosa che mi ha preoccupata maggiormente in questa vicenda non è stata tanto quella di avere io uno stalker - ha confessato - ma l'attenzione ossessiva di questa persona verso mia figlia. Questo mi ha fatto preoccupare, ma devo dire che gli inquirenti sono stati bravissimi e tempestivi e quindi ovviamente a loro dico grazie per il lavoro che stanno facendo. Mi sento assolutamente più sicura e tranquilla nel sapere di poter contare sul lavoro così attento dei nostri servitori dello Stato".A far scattare le indagini erano stati, nei mesi scorsi, numerosi messaggi inquietanti, di natura minatoria e diffamatoria, inviati sul profilo Facebook dell'onorevole. Immediatamente erano partiti i controlli che avevano permesso di risalire all'identità dell'uomo, tenuto a quel punto sotto controllo dalle forze dell'ordine. E per ben due volte pattuglie del compartimento polizia ferroviaria e della Digos di Roma lo hanno fermato a Termini. Agli agenti l'uomo aveva spiegato di di essere arrivato in treno dalla Campania proprio per andare a cercare l'abitazione romana del presidente di 'Fratelli d'Italia'.
Stalking alla Meloni: "Avevo paura per mia figlia"
Lo stalker arrestato in mattinata: "Era ossessivo, ringrazio la polizia"
Redazione Ottopagine