Melito di Napoli

Una scena raccapricciante davanti a molti testimoni che hanno anche fatto riprese video e l’uomo è stato costretto a rifugiarsi in casa. LNDC sporge denuncia, si costituirà parte civile e ha offerto il proprio supporto per tutto ciò di cui potrà avere bisogno il povero randagio. Rosati: è ora che gli inquirenti, la magistratura e la politica mandino un segnalo chiaro di tolleranza zero verso ogni forma di violenza. 

Orrore nelle strade di Melito, comune della città metropolitana di Napoli: un 73enne ha preso a bastonate un cane fino a renderlo privo di sensi e lo ha trascinato davanti agli occhi dei passanti, lasciandolo esanime in una pozza di sangue. Pocho, il randagio massacrato senza pietà, è un cagnolino accudito dai commercianti della zona e la violenza nei suoi confronti ha scatenato l’indignazione dei presenti, tanto che l’aguzzino si è dovuto rifugiare in casa. Una volta arrivati i Carabinieri ha cercato di giustificarsi dicendo che si era “difeso” da un’aggressione ricevuta da parte del cane. Pocho è stato ricoverato e presenta gravi traumi alla testa e alla spina dorsale e le sue condizioni sono molto gravi. L’uomo è stato ovviamente denunciato per maltrattamento di animale.

“Mi sono immediatamente attivata per seguire da vicino anche questo caso, abbiamo già predisposto la denuncia contro chi ha commesso questo crimine,” fa sapere dalla sua pagina Facebook Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “È ora che gli inquirenti, la magistratura e la politica mandino un segnale chiaro di tolleranza zero verso ogni forma di violenza, perché tutti questi atti sono correlati e denotano un atteggiamento mentale e sociale davvero pericoloso. Ciò che distingue il genere umano dal regno animale è che in quest’ultimo è sconosciuta la malvagità fine a se stessa.”

“Quello avuto da questo orco è un comportamento aberrante, che mostra una totale mancanza di rispetto e indifferenza per la vita in generale. Confidando che l’uomo venga rinviato a giudizio, vista la quantità di video e testimonianze della sua crudeltà, sarà l’ennesimo processo in cui ci costituiremo parte civile per difendere chi non ha voce e lottare affinché non si risolva anche questo caso con un nulla di fatto. Siamo ancora in attesa che vengano inasprite le pene per i reati contro gli animali: finora sono stati fatti solo proclami e propaganda in tal senso, ma ancora nessuna azione concreta”, continua Rosati. 

“Per quanto ci riguarda, oltre a sporgere denuncia e prepararci a costituirci parte civile, abbiamo offerto il nostro supporto per tutto ciò di cui potrà avere bisogno il piccolo Pocho, un grande  guerriero che sta lottando con tutte le sue forze”, conclude Rosati.