Dramma della solitudine, pensionato trovato cadavere in casa. Da diversi giorni non lo si vedeva più in paese, non rispondeva al telefono o al campanello della sua abitazione. Nonostante ciò, nessuno però aveva dato peso a tutto questo, in quanto l’uomo amava spesso spostarsi altrove.
Poi il sospetto
L’ingegnere Giuseppe Petrone consigliere comunale, aveva intuito qualcosa di strano e anomalo rispetto alle abitudini di Luongo, da qui la scelta di approfondire il caso insieme al sindaco Raffaele Fabiano, con l’intervento dei carabinieri i quali una volta entrati all’interno dell’abitazione si sono trovati di fronte alla terribile scena, il corpo senza vita dell’uomo, stando agli accertamenti medico legali, da almeno cinque sei giorni. Un decesso per cause naturali dovuto con ogni probabilità ad un arresto cardiaco. Salma successivamente liberata su disposizione della magistratura e restituita ai familiari.
Un calvario il suo allucinante
Fulvio Luongo si era recato in Francia un anno fa per sottoporsi ad una serie di cure mediche. Inaspettatamente, qualcuno approfittando della sua assenza aveva occupato la sua casa, la stessa dove per uno strano scherzo del destino è terminata la sua esistenza.
Aveva appreso della notizia proprio mentre era all’estero, dove si era visto costretto ad annullare una seconda visita per lui importante. Ma alla salute il povero Fulvio aveva preferito difendere anche la abitazione, facendo immediatamente ritorno in Irpinia. A nulla servì ogni suo tentativo per rientrare a casa. Si era visto costretto ad arrangiarsi in luoghi di fortuna e a denunciare il grave episodio ai carabinieri. Non si era mai arreso, la sua è stata una storia per certi versi rocambolesca.
Addolorato il sindaco Fabiano: “Prima della nota vicenda, mi aveva riferito di avere dei problemi cardiaci, ma non così preoccupanti. La cosa che dispiace, che ci addolora è il fatto che ha avuto la fortuna e la sfortuna di morire a casa sua, dopo averla recuperata con tanti sacrifici e lotte. Dispiace a tutti che sia stato ritrovato dopo una settimana.”
Una storia drammatica, un uomo che ha utilizzato tutti i mezzi possibili per vedersi riconosciuto un proprio diritto, ci era riuscito e poi gioco della sorte, è morto proprio in quella casa difesa a denti stretti fino all’ultimo.
Gianni Vigoroso