“Sin da piccolo ho divorato un sacco di film. Me ne stavo seduto sulla poltrona e guardavo tutto il cinema che passava in tv. Avevo 14 anni e c'erano Shia Labeouf, Forrest Gump e poi i telefilm con tantissimi ragazzi che avevano la mia età. Li guardavo e mi sono detto: voglio essere come loro, voglio farlo anche io. È lì che ho deciso che volevo fare l'attore". Il 32enne attore statunitense Evan Peters, divo di serie come American Horror Story e Pose, ma anche il mutante Quicksilver di X-Men, è sbarcato al 49/o Giffoni Film Festival dove ha incontrato i giovani delle masterclass per ricevere il Giffoni Experience Award.
"Sono incredibili questi ragazzi – racconta Peters -. Mi hanno davvero stupito per le loro domande. Sì, pensare che per loro potrei essere un idolo, un pochino mi spaventa".
A proposito del cinema italiano ha detto:"Il film italiano che amo di più? Otto e mezzo. Il mio superpotere? Non credo di averne uno però come il mio personaggio in X-Men ogni tanto mi sono sentito ai margini. Ad esempio quando mi sono trasferito in California. Ogni tanto anche un po' per il lavoro che ho scelto: sul set si stringono amicizie per due-tre mesi, ma poi ci si saluta, non sono mai davvero veri amici. Ma è spettacolare quando grazie a un film puoi sperimentare qualcosa che non avresti mai immaginato. Un po', sì, sono eccentrico anche io, ma mai quanto i miei personaggi. Con loro amplifico tutto. Mi piacerebbe – racconta ancora - provare a interpretare una storia d'amore, un personaggio un po' meno cupo di quelli fatti finora".
Peters ha poi confermato che non sarà nella nona stagione di American Horror Story. "Non so se l'espressione 'ho rinunciato' sia corretta. Diciamo che non ci sarò. Serve molta forza di volontà per una serie tv e avevo bisogno di una pausa. Questa nuova stagione la guarderò sdraiato sul divano".
Sarà invece presto in 'I'm woman', il film di Unjoo Moon sulla cantante e attivista americana degli anni '70 Helen Reddy, interpretata da Tilda Cobham-Hervey.