Stamattina un presidio dei lavoratori della Whirlpool davanti alla Prefettura di Napoli in piazza Plebiscito, ha riportato al centro del dibattito la crisi di questa realtà produttiva cittadino. 150 i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione
Il sit in è stato deciso per sollecitare il governo a confermare l'incontro al Mise del prossimo 24 luglio e soprattutto per ribadire che "non possiamo accettare alcuna soluzione che porti all'abbandono da parte della Whrilpool delle attività produttive su Napoli". E' quanto dichiara Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil della Campania.
I sindacati hanno poi ottenuto un incontro in Prefettura duranti il quale la delegazione di Fiom-Cgil, Fim Cisl e Uilm Campania ha consegnato un documento che sarà poi trasmesso al Governo centrale.
"Il tavolo del 24 luglio al Mise con Governo ed azienda deve essere confermato - ha detto il segretario generale della Fiom-Cgil Campania, Massimiliano Guglielmi - Un ulteriore rinvio non può essere tollerabile. L'azienda venga a sedersi e riconfermi il piano industriale approvato nell'ottobre scorso. Diversamente, si aprirebbe un nuovo fronte sulla mobilitazione e la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento Whirlpool di Napoli che potrebbe assumere aspetti diversi e drammatici".
Il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso, ha affermato che la "Whirlpool deve rimanere a Napoli e vanno studiati i correttivi per continuare a produrre lavatrici che, a quanto ci risulta, stanno riscontrando anche un aumento delle vendite nell'ultimo periodo. Abbiamo anche dovuto rimarcare che il senso di responsabilità dimostrato dai lavoratori con proteste pacifiche e creative non va equivocato, se dovessero verificarsi dei passi indietro sarà difficile garantire lo stesso livello di controllo delle tensioni".