San Gregorio Magno

«Una delle motivazioni principali per cui ho scelto Salerno è l'Arechi. Quando sono venuto da avversario guardavo la curva e dicevo "cavolo, che bello". Il calcio è questo, vivere l'emozione di far "crollare" quella gradinata». Marco Firenze si è presentato così ai suoi nuovi tifosi, spiegando i motivi che l’hanno spunto ad accettare la proposta della Salernitana. «C'erano altre situazioni che avrei potuto scegliere ma quando è arrivata la chiamata della Salernitana ho pensato all'emozione che ho provato a giocare da avversario all'Arechi. Mi piace giocare dove c'è passione e voglia da parte dei tifosi e della società. L'allenatore ha fatto la sua parte, essere allenati da Ventura è una cosa che mi farà crescere, un onore».

Firenze ha spiegato che «con il mister abbiamo parlato di fare un campionato importante e lavorare per riuscirci. Poi piano piano vedremo quello che saremo in grado di fare. La nostra sarà una squadra che vorrà proporre calcio, adesso stiamo curando la parte atletica. Conosco il suo calcio perché tanti movimenti sono quelli che ha fatto con Grassadonia. Ventura è abituato ad allenare calciatori importanti, possiamo soltanto ascoltarlo».

E sul suo ruolo: «Quello ideale – ha spiegato l'ex Crotone - è la mezzala con qualche compito offensivo. Lo scorso anno ho giocato in tutte le zone del campo, l'allenatore mi ha fatto fare di tutto. La Paganese è stato un momento importante della mia carriera, a mister Grassadonia devo tanto. Mi ha fatto crescere come uomo e calciatore, sono state tappe fondamentali per la crescita così come la Pro Vercelli». Esperienze importanti che hanno permesso al calciatore ligure di riscattare qualche annata non proprio ottimale. «Sono partito dal basso, ho commesso degli errori quando ero un ragazzino di cui non mi riuscivo a rendere conto. Niente di particolare ma atteggiamenti che mi hanno fatto buttare via qualche anno. Ho deciso di far diventare questo il mio lavoro. Adesso voglio fare un altro step».

Sul rapporto con il Crotone: «Non ho mai avuto un bel rapporto con il Crotone, non sono stato trattato negli ultimi anni nella maniera corretta. Li devo ringraziare perché mi hanno preso dalla serie D, non sputo nel piatto dove ho mangiato. È stata una mia richiesta, insistente, andare via anche perché sarei andato in scadenza e via a costo zero». Firenze a Salerno proverà a centrare un duplice obiettivo: «Voglio dare un contributo importante anche in zona gol come ho fatto negli ultimi anni. Inoltre dobbiamo riuscire a riportare la gente allo stadio. Perché quando entri in campo e vedi una curva del genere ti impressiona. Per una squadra che gioca in casa è un'energia maggiore. Io gioco a calcio per vivere queste emozioni».