Un gruppo di manifestanti della rete “Stop Biocidio” ha contestato il Presidente della Regione Vincenzo De Luca prima protestando con striscioni e cori davanti ad un albergo sul lungomare dove De Luca era ospite ad un convegno sul tema dei rifiuti. Poi si sono spostati davanti al Palazzo della Regione in via Santa Lucia dove hanno depositato alcuni sacchetti della spazzutare con sopra attaccate le immagini di Vincenzo De Luca.
In una nota i manifestanti scrivono che “ci apprestiamo a un'ennesima ed annunciata emergenza alla quale il presidente De Luca vuole sopperire con l'apertura di siti di stoccaggio che diventerebbero bombe ecologiche e soprattutto andrebbero ad insistere su territori già massacrati da anni di scellerato smaltimento legale ed illegale. La Regione deve elaborare sistemi di riciclo e recupero della 'risorsa rifiuto' e soprattutto condividere le decisioni con il consenso delle comunità".
Sulla pagina Facebook della rete si legge un post duro con il quale gli attivisti spiegano le motivazioni della protesta. “Stamattina abbiamo duramente contestato la kermesse “Campania per l’ambiente” organizzata dalla Regione alla presenza del Presidente De Luca e del vicepresidente Bonavitacola per fare il punto su impianti ed ecoballe - si legge sul post Facebook - Una pagliacciata propagandistica, in pieno stile De Luca, per incensare senza contraddittorio i meriti di una Regione che invece si avvia a vivere un ennesimo momento di forte difficoltà sui rifiuti a causa della manutenzione imminente dell’impianto di incenerimento di Acerra. A questa difficoltà, che si ripresenta in maniera ciclica senza che mai si sia studiata una soluzione praticabile, si vorrebbe sopperire con l’apertura di siti di stoccaggio che diventerebbero delle vere e proprie bombe ecologiche e che soprattutto andrebbero a insistere su territori già massacrati da anni di scellerato smaltimento legale e illegale. Stop Biocidio reputa la Regione del tutto incapace di pianificare strategie adeguate e sostenibili in merito allo smaltimento dei rifiuti in Campania, incapacità alla quale oggi si vorrebbe rispondere dichiarando l’ennesima emergenza. Per queste ragioni stamattina siamo tornati a consegnare la sacchetta, il nostro personale regalo al Presidente De Luca, ricordandogli che non solo i comitati campani non perdonano quello squallido mercimonio sulla monnezza svelato dall’inchiesta di FanPage, ma che non permetteranno mai l’utilizzo dell’ennesimo dispositivo emergenziale utile solo a favorire il malaffare e destinato ad ammalare ancora di più le nostre terre e la nostra gente. Mentre la Terra dei Fuochi continua a bruciare, i soliti noti continuano ad arricchirsi. La Campania è stanca di pagare la tassa dei rifiuti più alta d’Italia, mentre la Regione non applica le normative già in essere, non elabora sistemi di riciclo e recupero della “risorsa rifiuto” e continua a negare l’esistenza della Terra dei Fuochi per nascondere la propria pochezza a riguardo. I privati come A2A lucrano sull’assenza di strategie e i cartelli criminali sullo smaltimento illecito, i roghi e l’ignavia delle istituzioni hanno costruito veri e propri imperi. Di fronte all’incompetenza di questo governo regionale e alla sua manifesta inconcludenza non arretreremo di un passo. Che De Luca sbraiti pure, se gli piace, di decisioni prese senza il consenso delle comunità: noi ci siamo e ci saremo sempre. Se ne faccia una ragione: sta terra nun se venne. E la sua gente nemmeno”