Ha preferito parlare in piazza tra la gente, la sua gente, Roberta Santaniello. Per eliminare le distanze, quelle che si sarebbero potute creare se avesse lanciato il suo appello al voto utile dal balcone dell'associazione San Lauro, che sovrasta piazza Municipio. Ed ha parlato a tutta la comunità quindicese che il 31 maggio è chiamata a scegliere il proprio sindaco tra tre aspiranti. La Santaniello ha chiesto alla sua gente di discernere tra amministrative e regionali.
Augurando in bocca al lupo ai tre candidati alla carica di primo cittadino di Quindici, la presidente provinciale del Partito Democratico ha chiesto loro un impegno a favore della comunità, chiamata ad un momento storico, che forse mai più si avrà nei decenni a venire. «Sono una di voi, una che fa politica per passione, abito in via Forno n. 1, la porta di casa mia è sempre aperta, ci sarò sempre per voi. La competizione elettorale per il Comune, mai come questa volta all'insegna della democrazia partecipata, sia anche un'occasione per scegliere una ulteriore rappresentanza per il territorio», ha detto con convinzione ed emozione Roberta alla folla accorsa per ascoltarne il discorso.
Poche parole, niente fronzoli, dritta al nocciolo delle questioni. «Mi candido per rappresentarvi, per rappresentare un'intero territorio troppo spesso assaltato dallo 'straniero'. Abbiamo combattutto in questi anni numerose battaglie assieme: quella per la castanicoltura, quella per l'ufficio del Giudice di Pace a Lauro. Lo abbiamo fatto senza interessi ma solo per dare una risposta alle istanze del territorio. Con De Luca alla Regione può veramente aprirsi una pagina nuova per il Vallo di Lauro, un territorio ricco di potenzialità che aspettano solo di essere sfruttate».
Faro