"Noi parroci dei comuni di Giugliano, Qualiano e Villaricca esprimiamo forte preoccupazione per l'ipotesi di riaprire il sito di stoccaggio provvisorio di Cava Giuliani, nel territorio di Giugliano, in conseguenza della prossima fermata per manutenzione per 35 giorni del termovalorizzatore di Acerra. Pur consapevoli che in situazioni di emergenza, quale sara' purtroppo il periodo di stop di Acerra, e' necessaria la collaborazione di tutti, riteniamo sbagliata e ingenerosa, la scelta proposta. Il sito scelto e' stato da poco liberato dalle ecoballe retaggio di vecchie emergenze, cosi' come da poco sono state messe in sicurezza alcune discariche 'storiche' come la famosa Resit, realizzando anche dei parchi pubblici". E quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Aversa (Caserta). "Giugliano non vuole tirarsi indietro ma non accetta di essere nuovamente la sporca soluzione di errori, ritardi, sottovalutazioni altrui. Come pastori di questa comunita' sosteniamo quindi l'opposizione all'utilizzo di Cava Giuliani e chiediamo che siano percorse altre strade. Giugliano ha gia' pagato tanto e continua a pagare in termini di danni all'ambiente e alla salute. Ma il nostro non e' un "no" sterile. Chiediamo, infatti, ai cittadini uno sforzo di impegno civile. Facciamo ancor piu' e meglio la raccolta differenziata, e le istituzioni la organizzino in modo ancora piu' efficace. Piu' rifiuti differenzieremo e meno ne dovranno finire nei siti di stoccaggio. Questo puo' e deve essere il nostro contributo", proseguono i parroci.
Nuovi siti stoccaggio: i parroci si mobilitano per dire no
"Chiediamo sforzo, più differenziamo meno rifiuti vanno in siti di stoccaggio"
Redazione Ottopagine