Ischia

 

"E’ ormai oltre un mese che ogni domenica sera, in occasione della manifestazione “Ischia in Festa”, per disposizione dell’amministrazione comunale del sindaco Enzo Ferrandino, via Iasolino è off limits per i motorini che possono essere condotti a mano.

Ma visto che gli attuali due ruote sono in genere mezzi molto pesanti, la maggior parte degli scooteristi opta per attraversare la sopraelevata, detta anche strada della morte visto i numerosissimi incidenti mortali che si sono verificati negli anni. Ed è bastato appostarsi pochi minuti per filmare decine e decine di motorini che transitano pericolosamente sulla strada della morte proprio a causa della chiusura di via Iasolino." Ad affermarlo in una nota indirizzata al primo cittadino è Gennaro Savio.

"La cosa vergognosa e che rende a dir poco ridicola la scelta dell’amministrazione comunale, è rappresentata dal fatto che essendo via Iasolino un strada di transito e non un corso del centro storico, la domenica sera nonostante “Ischia in Festa”, risulta praticamente quasi deserta e nonostante questo i motorini vengono “dirottati” verso la sopraelevata con tutti i gravissimi pericoli che questo comporta per giovani e meno giovani che li conducono: che vergogna! Guardare per credere. 

Per la cronaca ricordiamo che già agli inizi degli anni ’90 l’allora amministrazione di Gianni Buono, visto l’estrema pericolosità della sopraelevata, deliberò affinché i motorini potessero sempre e comunque transitare per via Iasolino. Con Enzo Ferrandino, invece, anche su questo tema siamo ritornati oltre vent’anni indietro. Altro che tutela della sicurezza stradale. Oggi si mandano i nostri giovani a rischiare l’incidente sulla strada della morte: assurdo!!

Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal segretario generale Domenico Savio, unica forza di opposizione nel paese nonostante non ancora presente in consiglio comunale, continuerà a battersi affinché la domenica sera non si mandano i nostri giovani a rischiare il grave incidente sulla strada della morte.