La discarica di cava Giuliani, alla periferia di Giugliano, individuata per lo stoccaggio dei rifiuti lavorati è stata sequestrata nella mattinata di oggi dalla polizia locale di Giugliano per violazione ambientali relative allo scarico delle acque. Secondo dagli accertamenti della polizia locale sono emerse anche carenze nella prevenzione degli incendi. Cava Giuliani, già utilizzata in passato, è stata tra i siti che a partire dal prossimo settembre deve accogliere una quantitativo di rifiuti lavorati dai Cdr per far fronte alla chiusura programmata per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra. Nel corso dei controlli i caschi bianchi hanno proceduto al sequestro di cinque compattatori fermi dinanzi al Cdr di Giugliano, nell'area industriale, perché perdevano percolato. Sono state accertate anche carenze nella prevenzione degli incendi.
Durante i controlli della Polizia Municipale, che avevano portato prima al sequestro di 5 camion in fila davanti allo Stir di Ponte Riccio e, poi, al sequestro della “Cava Giuliani”, era presente anche il Sindaco di Giugliano Antonio Poziello, il quale, già in mattinanta dopo il sequestro dei 5 camion compattatori,aveva affermato 'Ci opporremo con forza alla riapertura di Cava Giuliani, portassero i propri rifiuti altrove', dopo il sequestro della cava ha voluto sottolineare che "sulla tutela dell’ambiente quest’Amministrane non fa sconti a nessuno”.
Dunque, la crisi rifiuti sta diventato ogni giorno che passa una realtà che si sta realizzando davanti alla quale bisognerà al più presto studiare soluzioni concrete ed immediate.