E’ morto in ospedale il pitbull ferito a colpi d’arma da fuoco da un poliziotto questa mattina in via Cesare Rosaroll a Napoli. Il cane si trovava insieme a un uomo sottoposto agli arresti domiciliari ma sorpreso in strada dagli agenti durante la consegna di una notifica. Non è ancora chiaro se fosse armato o meno, ne è nata però una colluttazione con più poliziotti che hanno tentato di bloccarlo, riuscendovi poco dopo non senza difficoltà. Attimi concitati che hanno provocato la reazione del pitbull, intervenuto in difesa del padrone. L’animale ha aggredito i presenti ed è stato ferito a colpi d’arma da fuoco. Il video ripreso da alcuni cittadini sta facendo il giro del web scatenando reazioni a catena.
“Abbiamo chiesto delucidazioni e inchiesta interna alla Questura su questa vicenda, specifichi se la scelta di sparare è stata dettata dall’emergenza. Nessuna giustificazione per chi spara senza ragione. Cani di tali razze sono vietati a chi si trova in regime detentivo, l’animale vittima anche dell'imperizia del delinquente” tuona Borrelli dei Verdi.
“Siamo profondamente addolorati dinanzi al video che mostra un cane colpito da alcuni spari di un poliziotto in via Rosaroll. L’animale, un pitbull, aveva aggredito dei poliziotti che si erano presentato a casa di un detenuto ai domicilari per una notifica. Il cane è stato poi trasportato dagli agenti all’ospedale veterinario. Abbiamo inviato una nota alla Questura per chiedere delucidazioni sul comportamento del poliziotto che ha aperto il fuoco, occorre specificare se la scelta di sparare è stata dettata dall’emergenza o da una condizione di paura. Sarebbe grave se l’agente avesse colpito l’animale senza una reale condizione di pericolo imminente. Non ci sono giustificazioni per chi spara senza ragioni. Per questo chiediamo una inchiesta interna sull'intera vicenda”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “La custodia di cani di tale razze – prosegue Borrelli – è assolutamente vietata ai soggetti che si trovano in regime detentivo. Tra l'altro il cane, secondo i dati acquisiti dalla polizia, non aveva il microchip. Non sappiamo se il soggetto abbia o meno aizzato l'animale contro i poliziotti ma di sicuro lo ha fatto nei confronti dell’equipaggio del 118 che, secondo quanto riferito dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate, era giunto sul posto per soccorrerlo a causa dell’agitazione psicomotoria determinata dall’arrivo delle forze dell’ordine. L’unica sicurezza, al momento, è che questa brutta storia ha fatto come vittima un animale innocente che purtroppo è morto".