Ariano Irpino

Sarebbe morta a causa di un'emorragia cerebrale Assunta L.C, la giovane donna di 30 anni, incinta di 4 mesi, trovata in una pozza di sangue nel bagno della sua abitazione, dove era finita dopo essersi improvvisamente accasciata al suolo, la notte del 27 giugno scorso. E' quanto ha stabilito l'autopsia eseguita nell'obitorio dell'ospedale Frangipane, su disposizione della Procura di Benevento. 

La donna era in casa con il compagno e suo padre, la notte della tragedia, avvenuta alla località Montecifo, una zona particolarmente impervia nelle campagne a nord del tricolle.

La malcapitata era giunta in auto, in maniera rocambolesca e senza ambulanza, al pronto soccorso del Frangipane, dove i medici non avevano potuto fare altro che costatarne il decesso. In quel posto isolato, così difficile da raggiungere, sarebbe stato difficile far arrivare persino un mezzo di soccorso. Da qui la scelta da parte del compagno della donna, di non perdere un solo istante, di caricare subito Assunta in auto e correre disperatamente verso il pronto soccorso. 

Salma libera e affidata ai familiari, ai genitori Antonio e Flora e al compagno Adriano, che hanno vissuto un'attesa lunga e straziante dopo la tragica morte della povera Assunta, donna semplice, particolarmente umile e dalle grandi doti umane. Questa mattina alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria dei Martiri, le verrà rivolto l'ultimo affettuoso saluto.