Napoli risulta essere la quinta città italiana dopo Roma, Firenze, Milano e Venezia ad avere il maggior impatto in termini diretti per Airbnb che porta a 160 milioni di euro l’anno gli introiti relativi alle prenotazioni per il capoluogo campano. Nel complesso, stando ai dati rilevati dalla piattaforma internazionale, l’'Italia è stato il 4° paese al mondo con quasi 5,4 miliardi di euro di ricavi diretti. Tra le città la prima è Roma (961 milioni di Euro), seguita da Firenze (445 milioni), Milano (382 milioni), Venezia (300 milioni) e Napoli (160 milioni).L ’impatto economico di Airbnb in Italia, porta il nostro Paese dunque al 4° paese al mondo dopo USA, Spagna e Francia.
I risultati espressi sono del Centro Studi di Airbnb rilasciati oggi, ottenuti incrociando dati interni con un’indagine condotta fra 228.000 host e guest (di cui 22 mila utenti italiani) registrati alla piattaforma e relativi al 2018. Infatti, il 66% degli italiani che nel 2018 ha affittato tramite Airbnb ha dichiarato che questa attività è stata utile per ammortizzare le spese legate alla casa (51% la media nella community), e per il 22% queste entrate sono state una risorsa aggiuntiva anche per far quadrare il bilancio familiare.
Per quanto riguarda Napoli, le prenotazioni in alloggi per turisti stanno salvando i bilanci di molte famiglie non solo in città ma in tutta la Campania. I proventi utilizzati dai napoletani e campani sono serviti nel 2018 per ammortizzare spese legate alla casa e per quasi il 30%, ma a Napoli è più alta la media. Utili e remunerative anche le cosidette experiences ma spesso svolte in nero e senza le dovute professionalità, mentre dilaga il far west di affitti di immobili senza titolo abitativo e privi di requisti urbanistici.
"Un dato che abbiamo evidenziato più volte e che forse con la proposta emendativa approvata in Decreto Crescita potrà garantire maggiore controllo e meno concorrenza sleale- commenta il presidente dell'Abbac Agostino Ingenito- I dati Airbnb, dimostrano l’importanza dei flussi turistici degli ultimi due anni, giunti grazie ad un rinnovato interesse delle nostre destinazioni, raggiungibili con voli low cost utilizzati da tanti viaggiatori sia europei che provenienti dai paesi emergenti e con economiche vivaci, come i Paesi dell'Est e del Bric compreso India, Corea, Cina, Sudamerica e il ritorno degli americani ma occorre un piano strategico complessivo che manca in Campania. Lo esortiamo da tempo - continua Ingenito - Occorre rivedere alcune normative regionali, superare alcuni grovigli burocratici, garantire servizi ed infrastrutture e con una mobilità veramente europea. Scontiamo ritardi enormi su trasporti pubblici che devono essere costanti e garantiti. Serve guardare al turismo con nuovi occhi ,e non certo come un'attività legata solo ad alcuni territori e stagionale. Vi sono segnali interessanti anche per alcune località soprattutto dell'area metropolitana di Napoli e hinterland salernitano che palesano inversioni di tendenza sulla fruibilità di strutture ricettive spesso però priva di qualsiasi autorizzazione o condotte senza rispettare requisiti minimi. l’Abbac chiede alla Regione Campania e agli Enti locali uno sforzo per una migliore sinergia che tenga conto della valorizzazione dei centri storici, del recupero edilizio del patrimonio immobiliare privato che nei centri minori può evitare vistoso spopolamento e offrendo concreti servizi, sicurezza, infrastrutture per le destinazioni mature, a rischio però turistificazione se i processi non sono governati- cosi dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito, in relazione ai dati diffusi da Airbnb.