Sarà riesumata martedì prossimo, 2 luglio, la salma di Maria, 9 anni, la bimba rumena che il 19 giugno 2016 era stata trovata senza vita, annegata, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino. Dopo il disseppellimento, sarà trasferita presso l'obitorio dell'ospedale di Foggia, dove, il giorno dopo, sarà sottoposta ad autopsia.
Si tratta, dopo la campionatura (e l'analisi) di 32 vetrini relativi ai vari tessuti selezionati durante l'autopsia eseguita tre anni fa dal professore Claudio Buccelli e dalla dottoressa Monica Fonzo, di altrettante parti di organi e e dell'avvio della stessa procedura per la ricerca, con una nuova tecnica, di materiale biologico su alcuni indumenti – operazioni svolte l'11 giugno a Catania -, del prosieguo degli accertamenti disposti dal gip Giuliana Giuliano nell'incidente probatorio chiesto dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo.
Operazioni affidate ai professori Cristoforo Pomara, Ciro Di Nunzio (con il chimico Aldo Di Nunzio) e Francesco Sessa, che vengono svolte alla presenza dei professori Fernando Panarese (per Daniel Ciocan, indagato da tre anni – è difeso dall'avvocato Salvatore Verrillo-) e Marina Baldi, per i genitori di Maria - anche loro indagati da qualche mese per violenza sessuale (a Daniel è contestato anche l'omicidio) -, rappresentati dagli avvocati Fabrizio Gallo e Serena Gasperini.