Paduli

E’ sempre così, chi si affaccia alla politica, per la prima volta, ha tutta la voglia di confrontarsi, soprattutto pubblicamente, chi invece la mastica da anni, come Michele Feleppa e Domenico Vessichelli, sa bene che i voti e i consensi, in queste terre, si racimolano in altri modi: magari con il vecchio e caro porta a porta. Una pratica che al sud Italia è genetica della politica, tanto da far da maestri ad americani e francesi. E così, purtroppo, il giovane Antonio Sarno, di Nuova Paduli, nonostante la voglia di discutere “faccia a faccia” e non “porta a porta”, si troverà da solo sul palco, domani sera, domenica 24 maggio alle ore 20 e 30, in compagnia del giornalista di Realtà Sannita, Giancarlo Scaramuzzo. Di solito, chi non si presenta sul palco, non lo fa perché ha qualcosa da nascondere…..si spera…ma perché si sente forte del suo elettorato…contato e centellinato su fogli di carta segnati dopo un incontro ….o magari semplicemente attraverso una telefonata….per poi esplodere in un comizio, senza contraddittorio, poco prima della chiusura della campagna elettorale….un classico.

«Il candidato Vessichelli non ha dato alcuna risposta alla richiesta del giornalista Scaramuzzo – fa sapere Nuova Paduli - mentre il candidato Feleppa avrebbe partecipato a condizione che entrambi gli avversari avessero partecipato. In conclusione, non è stato possibile organizzare il confronto per assenza ingiustificata di due su tre invitati».

Così più che un “Confronto tra i tre candidati alla carica di sindaco (con due assenti)”, sarà un confronto a due tra Sarno e chi gli farà le domande. Sarno è inattaccabile…non ha mai governato…comunque deve stare attento a non cadere nell'errore di parlare troppo degli altri e poco di sé.

A proposito del confronto pubblico di domani sera, disertato da Feleppa e Vessichelli, sempre il candidato alla carica di primo cittadino di Nova Paduli ha dichiarato: «Io accetto e accetterò sempre il dialogo pubblico con gli avversari perché ho rispetto per i cittadini, i quali hanno diritto ad esprimere un voto libero e consapevole e questo è possibile solo se ben informati. E’ così che funziona in democrazia.

I signori candidati delle liste avversarie, non partecipando al confronto sfuggono al loro dovere e alle loro responsabilità. Io come candidato e cittadino padulese esigo delle spiegazioni sul loro operato e una risposta certa e chiara sul perché per ben due volte in poco tempo c’è stato lo scioglimento del consiglio comunale qui a Paduli. E questo deve accadere prima che, sconfitti alle elezioni, si diano nuovamente alla macchia».

Michele Intorcia