Una giornata indimenticabile, riscaldata dal sole che ha baciato il santuario di Montevergine ed Avellino. Da Torino a Citta del Vaticano, passando per Matera, sino ad arrivare nel capoluogo irpino per la prima tappa del tour campano che scandirà il conto alla rovescia per la cerimonia di apertura alle 21 del 3 luglio, allo stadio “San Paolo”, dove saranno presenti anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Giuseppe Conte: in un caldo 22 giugno, la fiaccola dell'Universiade Napoli 2019 ha iniziato la sua marcia tra i territori che la ospiteranno sino al prossimo 14 luglio; dove arderà insieme all'agonismo e alla passione per lo sport di più di 8000 atleti provenienti da tutto il mondo. Un evento secondo solo alle Olimpiadi. Una vetrina di grande livello per la regione e l'Italia. Il primo tedoforo della tappa irpina è stato un irpino speciale: Gianluca Basile, che, prima di snodare la cravatta e togliere la giacca per indossare i panni dell'atleta, passando il testimone a Vincenzo Maria Genovese, director of games services delle Universiadi, ha tracciato un punto a 360 gradi sul lungo percorso che sta per culminare nel cuore della manifestazione, ovvero le gare. Il commissario straordinario non si è sottratto a un commento sulle polemiche, relative ai ritardi per i lavori programmati, che hanno rappresentato l'aspetto più spinoso della lunga marcia di avvicinamento che sta per esaurirsi.
Emozionante e partecipata la cerimonia della benedizione del fuoco e torcia all'interno del santuario mariano, dinanzi all'effige di Mamma Schiavona; non di meno l'accensione della fiaccola sotto l'imponente campanile del monastero benedettino. L'abate Riccardo Luca Guariglia, che ha officiato la cerimonia e sorretto nel suo percorso la lanterna con il fuoco che ha infiammato la fiaccola, ha rimarcato l'importanza del potenziale in termini di promozione del territorio insito nella kermesse, ma, soprattutto dei valori più nobili di cui le Universiadi sono promotrici.
A fare eco alle parole dell'abate, il presidente del consiglio regionale della Campania, Rosetta D'Amelio, visibilmente soddisfatta al momento dell'accensione della torcia, consegnata tra le mani del commissario straordinario Basile, ed orgogliosa per l'indotto garantito dall'Universiade. A fare gli onori di casa il sindaco di Mercogliano, Vittorio D'Alessio. Commosso il delegato Aru Bruno Iovino, tra i fautori della partenza della fiaccola da Avellino e gratificato dalla consegna tra le sue mani della stessa, da parte di atleti non vedenti, al termine della tappa.
Ma Universiadi fa rima con giovani. Il presidente del forum regionale, Giuseppe Caruso, di Caposele, li ha rappresentati ed ha colto l'occasione per rimarcare il valore degli atleti in gara, aspetto, non secondario.
La discesa da Montevergine al Palazzo abbaziale di Loreto è durata poco di un'ora e trenta minuti. E giù nuovi applausi per il primo blocco dei 31 tedofori che si sono alternati fino alla prima sosta.
Poi, tutti di nuovo a passo spedito in direzione Corso Vittorio Emanuele dove a raccogliere il testimone c'erano le punte di diamante dello sport irpino: Carmine Tommasone, campione europeo di pugilato; Agostino Cardamone, campione del mondo di pugilato; Natalia Trunfio, campionessa del mondo di tiro con l’arco; Christian Ferrara, campione europeo di karate; Giuseppe Colantuono, campione del mondo di sollevamento pesi; Francesco Romano, campione europeo di nuoto pinnato; Erminio Pilunni, campione di taekwondo; Giuseppe Vitale, azzurro goalball. Forfait dell'ultim'ora, invece, per Nando De Napoli. I campioni hanno “scortato” la fiaccola sul palco dinanzi alla Prefettura, dove, dopo gli interventi delle istituzioni locali, hanno dato vita a un circuito di 2,2 kilometri che da Palazzo di Governo ha toccato via Matteotti, Corso Europa, via Roma, via Guido Dorso, viale Italia e di nuovo Corso Vittorio Emanuele per arrivare la gran chiusura finale. Sul palco, oltre al commissario Basile; al Prefetto Maria Tirone ed al vice prefetto vicario, Silvana D'Agostino, anche Gianluca Festa e Domenico Biancardi. Da amante dello sport, il neo-sindaco ha accolto con grande entusiasmo l'arrivo della fiaccola ponendo l'accento sull'importanza di avere strutture sportive all'avanguardia, oltre al restyling garantito dalle trentesima edizione delle Universiadi. Convinto il plauso del presidente della Provincia. Le Universiadi sono un volano per il turismo che lascerà in eredità grandi benefici soprattutto per le aree interne.
Il basket al PalaDelMauro, come detto dal sindaco Festa, è particolarmente atteso anche per la presenza dei talenti a stelle strisce già in odore di NBA, ma pure il tiro con l'arco, al “Partenio-Lombardi”, richiamerà un folto nugolo di appassionati. Ad Ariano Irpino sarà, invece, il volley a dare spettacolo e, allora, a dare il suo benvenuto alle Universiadi c'era anche il sindaco Enrico Franza. Tra il pubblico pure la mascotte della manifestazione mondiale, la sirenetta “Partenope”, che ha applaudito, con il pubblico e i protagonisti delle dimostrazioni che hanno fatto da cornice all'evento, i tedofori.
Campioni indimenticabili, come Agostino Cardomone. Campioni di oggi, qual è Carmine Tommasone. Campioni del presente e del futuro, eccellenze in discipline sempre più alla ribalta, quelle delle arti marziali, come i giovani Erminio Pilunni e Cristian Ferrara.
Una giornata così bella e intensa non poteva, però, finire così presto. E allora, alle 21,30 seconda tappa irpina: da Ospedaletto d'Alpinolo a Summonte. Ai piedi della torre Angioina, in uno dei borghi più belli d'Italia, selfie e curiosità con il benvenuto del sindaco Pasquale Giuditta.
E ora, lunedì, tocca a Benevento. Poi sarà la volta di Caserta, il 26 giugno; Salerno, il 29 giugno e, infine, Napoli, il 2 luglio. Il cammino della fiaccola prosegue, la Campania manda in archivio il primo di una lunga serie di giorni storici e ricordi indelebili, che resteranno impressi nella memoria collettiva.