Salerno

«What is happening?», si chiedeva tra l’incuriosito e l’incredulo ieri mattina un turista inglese sulla cinquantina indicando i nastri e le bandiere granata che sovrastano il centro storico di Salerno. «È ‘na malatia», gli avrebbe risposto con orgoglioso senso d’appartenenza uno dei tanti “innamorati” della Salernitana che ha trascorso nottate intere a far su e giù dallo scaletto per addobbare a festa ogni angolo della provincia (e non solo) in cui arde forte la passione granata. Risposta che, statene certi, sarebbe stata incomprensibile. E non soltanto per il dialetto stretto.

Perché provateci voi a spiegare a uno “straniero” che una provincia intera vive da giorni con la testa nel pallone per celebrare i 100 anni dalla fondazione di una squadra che ha da poche settimane conquistato la salvezza in serie B all’ultimo respiro. Probabilmente, una volta capito il motivo, quel turista sorriderebbe e penserebbe che al Sud il sole caldo di questi giorni può provocare effetti davvero pericolosi. Ma potrebbe iniziare a ricredersi se, accendendo il suo smartphone, iniziasse a vedere i video e le immagini delle pagine più belle della storia della Salernitana.

Una squadra che da queste parti rappresenta un fenomeno sociale che in cento anni di vita ha conquistato un risultato che vale molto più della vittoria di qualsiasi campionato, creando un granitico senso identitario nei cuori dei salernitani. Passione che, a dirla con le parole di un coro cantato dagli ultras, «di padre in figlio si tramanda». E che trova testimonianza concreta nel coinvolgimento emotivo che ha avvolto generazioni e generazioni in questo 19 giugno interamente a tinte granata. Un sentimento popolare che si respira nell’aria da giorni e che oggi, nel giorno del centenario, invaderà ogni angolo in cui la Salernitana viene concepita come fede e simbolo identitario d’un popolo. Un fenomeno difficile da spiegare. Ma statene certi. Se il turista inglese assisterà alla festa dei salernitani, non avrà più dubbi. Quel «what is happening?» lascerebbe spazio a uno sbalordito «Wonderful». Buon centenario, Salernitana.