E’ rimasta di stucco quando ha capito che di fronte a sé non aveva due clienti, ma due carabinieri. Ed ha capito che la sua attività di prostituzione, almeno ad Atripalda, era già finita.
Una 30enne brasiliana è stata fermata dai militi della stazione guidata dal comandante Cucciniello e del suo vice Sullutrone (uno di finti clienti), identificata e allontanata con foglio di via perché scoperta a praticare un’attività di prostituzione in un appartamento di via Pianodardine (nella foto), a due passi da un altro luogo a ‘luci rosse’ chiuso lo scorso anno.
Gli appostamenti sono andati avanti per alcuni giorni, il via vai da quel fabbricato nei pressi della scuola media “Masi” a cui si accede dalla strada statale 7 bis (variante) non è passato inosservato.
Il sistema è sempre lo stesso: annunci pubblicati nelle bacheche su internet, il contatto e l’appuntamento ad Atripalda. Ed è successo anche mentre la brasiliana si trovava in caserma, il suo telefonino continuava a squillare fino a quando a rispondere sono stati i carabinieri, che hanno provveduto a prendere informazioni sui potenziali clienti.
Dalla perquisizione dell’appartamento, oltre ai vari ‘attrezzi del mestiere’, non sono emersi indizi utili ad allargare le indagini. A prendere in affitto l’alloggio non sarebbe stata la brasiliana, ma un transessuale, probabilmente coinvolto in una organizzazione che favorisce la prostituzione.
Gianluca Roccasecca