Benevento

Presentata questa mattina presso la biblioteca del conservatorio statale di Musica “Nicola Sala” il ricco cartellone di eventi per l'ormai prossima Festa Europea della Musica 2019 che si terrà a Benevento dal 20 al 23 giugno.

Un progetto sostenuto da tutto il Consiglio di amministrazione del Conservatorio con a capo il direttore Giuseppe Ilario, il presidente Antonio Verga e tutti i docenti, per l’alto valore artistico e musicale che caratterizza e dimostra l’attaccamento alla Istituzione musicale. Un appuntamento annuale molto attesto e che si organizza grazie al forte impegno del direttore Ilario, del corpo docente, degli studenti, di tutto il personale, delle maestranze che stanno lavorando in queste ore per offrire alla città e alla provincia di Benevento una proposta di alto livello artistico ed organizzativo.

Presenti alla conferenza stampa il Prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta, il presidente della Provincia Antonio Di Maria, il professore Giuseppe Marotta dell'Università del Sannio, il direttore dell’Archivio di Stato, Fiorentino Alaia; Floriano Panza, referente di Falanghina Città Europea del vino 2019 ed il presidente della Camera di Commercio, Antonio Campese.

Cos’è la Festa Europea della Musica 2019

Come negli anni scorsi il Conservatorio a Benevento torna a festeggiare la musica aderendo ai principi della Carta di Budapest. I maestri del Conservatorio con gli studenti, in gruppi musicali, cori, solisti ed orchestre potranno festeggiare l’arrivo dell’estate suonando e cantando in tutti i luoghi più affascinanti della città. Nella sua 34esima edizione europea, in Italia iniziata il 1994 è giunta alla venticinquesima Edizione, Benevento prosegue l’esperienza della Festa Europea della Musica in cui partecipano enti e istituzioni sia pubbliche che private, in modo che tutti i cittadini avranno la possibilità di seguire in città, nei quattro giorni in cui si sviluppa la Festa dal 20 al 23 giugno, potendo seguire visivamente la guida stampata sulle brochure.

Con la Festa della Musica il Conservatorio di Musica rafforza lo spirito della prima Festa lanciata in Francia nel 1982, con una vera e propria invasione delle strade e delle piazze della città, per salutare il solstizio d’estate. Dal 1985, primo anno europeo della musica, il 21 giugno in tutta Europa si festeggia la musica. Obiettivo della Festa, che il Conservatorio promuove è quello di creare un’occasione di partecipazione per tutti i cittadini che possono godere i concerti in forma completamente gratuita.

In questo straordinario contesto si innesta il premio nazionale delle arti sezione Pop Rock presieduto da Giulio Rapetti Mogol a cui il giorno 21 il Conservatorio conferirà la laurea honoris causa in Songwriting e Pop con una “Laudatio” del Maestro Gianluca Podio.

“La Festa della Musica si fonda – ha spiegato il presidente Verga - sulla Carta dei Principi di Budapest sottoscritta il 1 novembre 1997 da organismi pubblici e privati”. Una carta dei Principi che prevede: “La Festa della Musica si svolge, ogni anno, il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate. La Festa della Musica è una celebrazione della musica dal vivo destinata a mettere in valore la molteplicità e la diversità delle pratiche musicali, per tutti i generi di musica.
La Festa della Musica è un appello alla partecipazione spontanea e l’espressione gratuita di tutti i musicisti, professionisti e amatori, solisti e di gruppo, e di tutte le istituzioni musicali.
Tutti i concerti sono gratuiti per il pubblico.

La Festa della Musica è una giornata eccezionale per tutte le musiche e tutti i pubblici. I coorganizzatori si impegnano a promuovere, in questo quadro, la pratica musicale e la musica dal vivo senza fine e spirito lucrativo.

La Festa della Musica è soprattutto una manifestazione all’aperto che si svolge nelle strade, sulle piazze, nei giardini pubblici, nei cortili… Alcuni luoghi al chiuso possono essere ugualmente impiegati ma solamente se praticano la regola dell’accesso gratuito al pubblico. La Festa della Musica è anche l’occasione di investire o di aprire eccezionalmente al pubblico alcuni luoghi che non sono, tradizionalmente, dei luoghi di concerti: musei, ospedali, edifici pubblici ecc. I coorganizzatori si impegnano a rispettare lo spirito e i principi fondatori della Festa della Musica come annunciati in questa carta.

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