Mercoledì 19 giugno, più di 60 musicisti si esibiranno, dalle 18 alle 24, a titolo completamente gratuito a sostegno dell’Ex Canapificio e della rete di accoglienza Sprar di Caserta, oggi sotto grave attacco.

L’evento, il cui direttore artistico è il maestro Pietro Condorelli, vedrà sul palco artisti di fama nazionale come Daniele Sepe, Simona Boo, Tony Laudadio, gli A’67, Luca Rossi, M’Barka Ben Taleb, Sebastiano Esposito e molti altri.

Il concerto, che si terrà a Villa Giaquinto, un Bene Comune da 3 anni gestito dai cittadini al centro di Caserta, nasce su iniziativa degli stessi artisti partecipanti e vedrà protagoniste le storie di chi a Caserta ha chiesto asilo e rifugio, e di chi ha risposto con generosa presenza a questo appello. Sul palco, durante le 6 ore di performance, saliranno le famiglie e i bambini del Piedibus e dello Sportello per il Sostegno al Reddito, le aziende e i fornitori locali che dal progetto di accoglienza Sprar hanno avuto un importante e virtuoso impulso, la rete scout Agesci, la chiesa, le associazioni.

L’iniziativa è supportata dalla rete nazionale del progetto Sprar la cui direttrice, Daniela di Capua, sarà presente a testimonianza del virtuoso apporto che la buona accoglienza rappresenta per i nostri territori. Lo Sprar di Caserta nasce nel 2007 ed è diventato un esempio europeo dell’”accoglienza che aiuta gli italiani”, grazie al modello di “inclusione sociale bilaterale” che da anni sperimentiamo. Qui, i rifugiati accompagnano i bambini a scuola col Piedibus, riaprono spazi verdi abbandonati, supportano le famiglie indigenti per ricevere forme di sostegno al reddito.

Il concerto, a ingresso gratuito, sarà un’occasione importante per rilanciare l’appello a sostenere con donazioni e prestiti, il progetto Sprar di Caserta che oggi è in una crisi finanziaria senza precedenti a causa dell’illegittimo blocco dei fondi da parte del Ministero dell’Interno. A metà marzo, i comuni Sprar in tutta Italia hanno ricevuto l’ultima tranche del fondo 2018, mentre a Caserta non è stato inviato nulla, sebbene il progetto sia regolarmente autorizzato fino alla fine del 2019!La rete di accoglienza ha accumulato ingenti debiti, trovandosi senza più soldi per acquistare finanche il cibo per le 200 persone accolte in 24 appartamenti diffusi, tra uomini, donne e bambini.

È unicamente grazie a una vera e propria gara di solidarietà locale e nazionale, che stiamo sopravvivendo. È partita una raccolta alimentare coordinata dagli Scout Agesci e la Caritas, una raccolta di donazioni e prestiti il cui valore viene raddoppiato da Fondazione Con Il Sud, che sostiene l’Ex Canapificio con questa preziosa iniziativa.

Il blocco dei fondi, atto gravissimo del Ministero dell’Interno, ha messo in ginocchio una rete associativa ampia, già colpita dal sequestro del Centro Sociale Ex Canapificio, avvenuto lo scorso 12 marzo.

La ventennale sede dell’associazione che ha promosso la rete di accoglienza Sprar dal 2007 e che, dal 1999, è sinonimo di diritti, anticamorra, giustizia sociale ed emersione dello sfruttamento, è stata chiusa per motivi strutturali dalla Procura che ha sollecitato la Regione Campania, proprietaria dell’immobile, a fare i lavori necessari. Da allora, i servizi e le attività del Centro, rivolti a circa 500 persone ogni settimana, si svolgono in strada e presso sedi amiche. Sportelli per il permesso di soggiorno, attività per bambini e per i beni comuni, progetti ambientali come il Piedibus, sportello per il sostegno al reddito a tutela delle fasce deboli: tutto questo, oggi è senza un tetto.

"Restiamo ancora in attesa, dopo importanti impegni assunti verbalmente da parte della Regione Campania e del Comune di Caserta, di atti concreti che indichino l’iter per la ristrutturazione dell’immobile che veda tutelata la funzione sociale onde evitare pericolose speculazioni. Siamo però anche in attesa che venga individuato, a un trimestre dal sequestro, uno spazio provvisorio alternativo in cui svolgere le attività sociali che, anche per conto dell’Amministrazione Comunale, svolgiamo. Ci appelliamo a queste Istituzioni affinché la loro presenza all’evento del 19 giugno, possa essere l’occasione per annunciare un passo avanti effettivo in questa direzione."