La cannabis legale continua a essere una delle più grandi opportunità per la creazione di posti di lavoro in Italia nel 2019. Sono tanti, infatti, i commercianti che hanno deciso di aprire negozi specializzati in vendita di prodotti a base di canapa, infiorescenze e così via. Ma ci sono anche numerosi portali online che hanno scelto di commercializzare questo prodotto direttamente in rete. Nonostante le varie controversie politiche e giudiziarie, la vendita della marijuana legale continua a proliferare sempre più, a dispetto delle opinioni altrui. Si parla di un mercato che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, che cresce di anno in anno e che convince sempre più commercianti ed imprenditori a farne parte. Un mercato forse a rischio, a causa dell’ultima sentenza della Cassazione di qualche giorno fa.

Cos’è la canapa legale?

Quando si parla di vendita di canapa legale non possono non esser fatte le dovute precisazioni per non incorrere in malintesi. Per marijuana legale si intende una sostanza con un bassissimo valore di tetraidrocannabinolo (THC), che non deve mai superare lo 0,2%. Per l’esattezza, la legge italiana ha stabilito un valore di tollerabilità pari allo 0,6% proprio per la natura vegetale del prodotto. La bassa presenza di THC non rende la cannabis pericolosa e se la si assume non ha alcun effetto collaterale. Ovviamente, la marijuana legale non va confusa con quella che viene commercializzata a scopo terapeutico e che, quindi, detiene più THC, proprio per gli effetti analgesici che deve produrre nel paziente. La canapa legale detiene solo una grande presenza di cannabidiolo, una sostanza dagli effetti esclusivamente antipsicoliti. Ovviamente, bisogna sottolineare che la vendita della canapa non viene mai attuata per scopi ricreativi. Molti grow shop si limitano a vendere solo prodotti a base di questa sostanza, come alimenti, cosmetici o oggetti per uso edile.

Nascono sempre più negozi di canapa light

I negozi che si occupano di vendita di canapa proliferano sempre di più, dunque. Parliamo di un giro d’affari davvero ampissimo, un mercato che vale all’incirca 50 milioni di euro con tassi di crescita del 100% ogni anno. Per tale ragione, anche persone lontanissime dal mondo della canapa possono decidere di aprire dei negozi appositi.

Non solo shop fisici, comunque: c’è chi opta per una via più semplice e comoda, quella dell’e-commerce. Un esempio è puracbd.it, un portale specializzato proprio nella commercializzazione di prodotti con canapa light, che garantisce massima discrezione con una spedizione in anonimato. Questo sito si occupa principalmente di vendita di infiorescenze ma è anche una sorta di grow shop virtuale. Si commercializzano, ad esempio, prodotti alimentari come pasta, farina e olio ma anche cosmetici, come l’olio CBD, completamente naturale. Insomma, un portale con più di 50 prodotti tra cui scegliere, tutti made in Italy e con la possibilità di ottenere anche la spedizione gratuita per una spesa superiore ai €60. 

Negozi di vendita di canapa light: sono a rischio chiusura?

Nonostante l’accrescimento sempre più concreto dei negozi di vendita di canapa light, c’è anche il fantasma del rischio chiusura. È di pochi giorni fa la notizia della sentenza della Cassazione, che considera la commercializzazione della canapa sativa (tra cui fogli, infiorescenze e olio) non rientrabile nella Legge 242 del 2016 che qualifica come lecita solo la coltivazione della canapa e la vendita di alcuni specifici prodotti. Sono molteplici le insurrezioni da parte dei commercianti di vendita di canapa light che vogliono organizzare diversi sit-in in numerose città italiane. Non si sa ancora se questi negozi siano o meno a rischio chiusura e in modo definitivo. Ciò che è certo, però, è che l’ombra permane.