Benevento

Era accusato di rapina, di essersi impadronito dell'auto di un docente e di averlo investito, ferendolo. Era quanto ipotizzava l'indagine a carico di un 21enne di Faicchio che il gip Loredana Camerlengo ha però archiviato, in linea con la richiesta del sostituto procuratore Marcella Pizzillo.

E' l'epilogo di un episodio accaduto il 17 marzo del 2017 nel parcheggio antistante l'Istituto per il turismo di Faicchio, nel quale la vittima lavora. Ai carabinieri il malcapitato aveva raccontato che quel giorno aveva incrociato nel corridoio il giovane, che gli aveva chiesto la cortesia, al termine delle lezioni, di un passaggio a Solopaca. Quando si era avviato a prendere la sua Seat Ibiza, si era però accorto di non avere le chiavi e che c'era qualcuno al volante della sua macchina. Si era avvicinato, aveva invitato a scendere l'allora 19enne, che aveva invece acceso il motore ed era ripartito in retromarcia, travolgendolo e causandogli la frattura di una spalla e lesioni al volto. Aveva aggiunto di non ricordare come le chiavi fossero finite nella disponibilità dello studente, non aveva escluso la possibilità che lui le avesse prese in aula.

Interrogato dai militari, il 19enne, difeso dall'avvocato Giovanni Palmieri, aveva escluso l'intenzione di sottrarre quell'auto, sostenendo che si era trattato di un incidente. Aveva affermato di essere salito a bordo della Seat, su indicazione del professore, per metterla in moto, e che tutto era accaduto all'improvviso. Quando, aveva precisato, spaventato per un urlo che il docente avrebbe lanciato durante una telefonata, e mentre era innestata la retromarcia, avrebbe alzato il piede dalla frizione. La vettura era andata all'indietro ed aveva colpito il poverino, che lui aveva immediatamente soccorso, prima di allontanarsi. Circostanze al centro di un'inchiesta al termine della quale la Procura, e poi il Gip hanno ritenuto non sussistente l'addebito prospettato nei confronti del 21enne.