Avellino

Quasi 24 ore per metabolizzare l'esito del voto e parlare alla città. Luca Cipriano, uscito sconfitto nel ballottaggio avellinese con Gianluca Festa, entra nella sala del suo comitato elettorale per la conferenza stampa accolto da un fragoroso applauso dei suoi sostenitori e di tanti candidati che l'hanno accompagnato in questa avventura. 

Un filo di commozione sul volto e nella voce per un discorso che sa di commiato, che chiude un’esperienza partita due anni e mezzo fa con "Ossigeno" e che alla fine non riesce ad evitare le lacrime. “Ma faremo la nostra parte all'opposizione per il bene della città, questa vittoria di Festa, a cui poco fa ho rinnovato gli auguri di buon lavoro, ha tanti padri, come succede quando si vince ma qualcuno è salito all'ultimo momento sul carro dei vincitori.

La nostra sconfitta invece non è orfana, è di Luca Cipriano. Il mio ruolo di consigliere voglio svolgerlo al meglio, anche nel rispetto di chi mi ha votato e dei tanti che in queste settimane mi hanno supportato. Avevo un sogno, diventare sindaco per cambiare una città nella quale ancora oggi non mi riconosco.

E’ vago sul futuro politico (ringrazio il Pd ma il partito deve fare chiarezza al suo interno) e promette: Proprio adesso non ci possiamo fermare, non lasciamo campo libero al trionfo urlato del qualunquismo di giornata, dobbiamo lavorare per riappacificare la città".