Avellino

All’indomani dei ballottaggi il segretario provinciale del Partito Democratico fa una valutazione del voto ed esprime tranquillità sul futuro. 
Giuseppe Di Guglielmo si dice soddisfatto per il risultato ottenuto a livello provinciale nella tornata amministrativa appena conclusasi con i ballottaggi di ieri. 

“Il Pd in queste amministrative ha dimostrato di essere vivo sui territori e di rappresentare una realtà seria e credibile nelle comunità della nostra provincia. Abbiamo vinto, al primo turno a Bonito con De Pasquale, a Cesinali con Fiore, a Montecalvo Irpino con Iorillo, a Montella con Buonopane, a Salza Irpina con Cella, a Santa Paolina con Ricciardelli, a Taurano con Maffettone, a Tufo con Donnarumma, a Vallesaccarda con Archidiacono, a Venticano con De Nisco e a Zungoli con Caruso”. 

La valutazione di queste amministrative però non può non mettere al centro i ballottaggi che hanno visto la vittoria di Gianluca Festa ad Avellino che ha sconfitto il candidato del Pd e di Di Gugliemo, Luca Cipriano e di Ariano dove il Pd vince con il giovane Enrico Franza, espugnando una roccaforte del centrodestra con l’appoggio dei 5 Stelle. 

Di Gugliemo non rinnega la scelta di Cipriano “a Luca va il mio ringraziamento e quello di tutto il Partito Democratico irpino per la passione che è riuscito a risvegliare nel popolo avellinese. Certo perdere non fa mai piacere e ci vorrà una lunga e profonda riflessione collettiva per capire cosa ci sia alla base di questa sconfitta. Faccio i miei auguri a Gianluca Festa che ora avrà il compito di onorare le promesse fatte e di governare una città che non può permettersi attese”. 

Su chi ha minacciato di fare pulizia a via Tagliamento il segretario provinciale è netto “per l’ennesima volta c’è stato chi ha confuso le elezioni per un momento di confronto interno al Partito Democratico, dimostrando la solita arroganza. Abbiamo perso e siamo pronti, come segreteria e come dirigenti, ad assumerci tutte le responsabilità del caso ma non accetteremo minacce e ingiurie da nessuno, soprattuto da chi oggi vorrebbe rivendersi come il nuovo che avanza, provando a ricostruirsi una verginità politica pur avendo gestito la città per decenni o essendo in parlamento addirittura dal secolo scorso. Alle illazioni e agli attacchi dico basta e non rispondo. Bisogna iniziare a confrontarsi con serietà e con rispetto sui temi e non sulle persone”. Naturalmente il risultato deludente di Avellino mette in luce la debolezza del Pd in città e Di Gugliemo evidenzia che “nonostante il Pd sia la prima forza, la lista che ha raccolto maggior consenso, manca una struttura chiara e riconoscibile in città capace di diventare un vero e proprio laboratorio di di idee e pratiche. Per questo sono convinto che bisogna lavorare con forza per dare struttura e spessore alla nostra presenza in città. Gli avellinesi hanno bisogno di un Partito Democratico presente sui temi, quotidianamente, che abbia le idee chiare. Avellino ha rappresentato per troppi anni un problema per il PD e forse questo ballottaggio ne è l’ennesima dimostrazione, ora è il momento di trasformare il problema in un’opportunità”.

Un ragionamento profondo deve essere fatto anche su Ariano Irpino e su ciò che una vittoria tanto inaspettata rappresenta per l’intera provincia e forse anche per il quadro nazionale. “La vittoria di Enrico Franza ha tutti i caratteri di un trionfo, una rimonta che non può essere vista solo come un accordo di ceto politico ma come la capacità del giovane candidato di interpretare la voglia di cambiamento e di novità presente nella comunità del tricolle”.
Anche qui ha contato però l’accordo con i 5 Stelle e questo potrebbe essere un segnale di un percorso da seguire anche altrove e su scala nazionale ma su questo il segretario ha le idee chiare “ripeto che quella di Ariano è una vittoria chiara e netta della voglia di cambiamento, su base nazionale il Pd, come ha ripetuto più volte il segretario Zingaretti, è intento nella costruzione di un centrosinistra nuovo e largo che possa essere l’alternativa concreta e credibile alle destre e al populismo demagogico dei 5 Stelle”.

Sul futuro Giuseppe Di Gugliemo non si sbilancia “Gli avellinesi non hanno votato al ballottaggio per scegliere gli organi dirigenti del Partito Democratico e questo lo dovrebbero capire coloro che continuano a confondere le aspirazioni degli elettori con le aspirazioni individuali. Non ho posizioni da mantenere, né tantomeno posti di potere da conservare. Domani mi riunirò con la mia segreteria per fare una valutazione del voto e per decidere i passi successivi”. 

La situazione resta dunque aperta, il Pd vince e perde, con le sue varie anime e i continui cambi di fronte. Ora però è giunto il momento della chiarezza, a chiederla non sono i dirigenti o l’apparato ma sono stati gli elettori di Avellino.