Avellino

Sono state le piazze il teatro degli ultimi appelli dei due candidati sindaco ad Avellino. Luca Cipriano e Gianluca Festa, che si sfideranno al ballottaggio di domenica 9 giugno hanno chiuso la campagna elettorale stasera con i classici comizi che hanno richiamato tanta gente. Il primo sul palco di via Verdi, Festa a piazza Garibaldi.

Clima da convention americana per Cipriano che è salito sul palco tra due ali di folla rappresentate dai suoi candidati. “Dedico questa campagna elettorale a loro, a chi mi ha sostenuto, ai quartieri di questa città, alle storie di quei ragazzi, neanche diciottenni, che mi hanno chiesto di cambiare e far rinascere Avellino. E perché no, un applauso lo dedico anche al mio competitor, Gianluca Festa, perché questa città ha bisogno di riappacificazione da lunedì 10 giugno. Non a caso ho portato sul palco con me un ulivo, il simbolo della pace, che mi auguro il mio avversario sappia raccogliere”. Inizio all’insegna del fair play ma poi riserva stoccate a Festa, a cominciare dai video che ironizzano sul suo avversario e una sedia rossa vuota sul palco a testimoniare il mancato confronto pubblico che Cipriano ha spesso invocato ma che Festa non ha mai accettato, se non in Rai.

Da via Verdi a Piazza Garibaldi c’è da attraversare metà Corso Vittorio Emanuele. Sembra niente, ma si respira un’area diversa tra i sostenitori del leader di “Davvero” e lo stesso Festa lo sottolinea all'inizio.Tante bandiere che diventano sempre di più fino ad occupare anche buona parte di piazza Libertà. L'ex vicesindaco non arriva tra ali di folla ma sale deciso sul palco, circondato dai promotori delle quattro liste che lo hanno sostenuto. E subito un affondo contro il suo avversario: “Non ho portato nessun maxi schermo da 5.000,00 Euro, né tantomeno effetti speciali ma ho voi e siete la risorsa più importante. Questo luogo è simbolico, Morelli e Silvati vennero qui per liberare Avellino. Io parto da piazza Libertà per prendermi il Comune e liberare la città da quarant’anni di potere clientelare che oggi ha le sembianze del mio sfidante. La vecchia politica è tutta con lui, io invece ho la forza dei cittadini e dico: “Mai più Cipriano”.

 Stili diversi, comunicazioni diverse, ma un obiettivo comune: Piazza del Popolo. Ora la parola passa agli elettori.