Frigento

“Una giornata dedicata al coinvolgimento sociale per ricordare tutte le vittime della strada, un forte sostegno e un invito al cambiamento per porre un freno alle stragi.”

E’ stato questo il monito di Pina Calò da Frigento nel presentare la giornata della sicurezza, durante il memorial Giuseppe Capobianco. “Occorre dare più importanza alla nostra vita e a quella degli altri. Rispettare le regole e il codice della strada è un dovere di tutti.”

Una giornata che Frigento e l’intera Valle Ufita ha voluto dedicare a Giuseppe Capobianco, il 24enne di Pila ai Piani, Frigento, morto tragicamente  in sella alla sua Kawasaki Ninja il 2 giugno di due anni fa a Flumeri.

“Giuseppe è con noi e nell’amore infinito dei suoi genitori e dei suoi tanti amici. Non lo dimenticheremo.”

La commozione di mamma Sonia Schena insieme al marito Franco Capobianco , quest'ultimo con la foto di suo figlio stampata su una maglietta: “Dobbiamo educare i nostri figli ad una guida responsabile, per noi e per gli altri. Giuseppe era un ragazzo stupendo, non sta a me come mamma a dirlo, sarebbe banale. Era responsabile in macchina, anche se gli piaceva la velocità, però era molto attento, più agli altri che a se stesso.”

Dopo l'inaugurazione di un monumento, in suo ricordo e di tutti i motociclisti scomparsi negli anni, quest'anno è stato organizzato il primo memorial.

Presente la presidente dell’associazione Vittime della Strada di Avellino Anna Diglio Nardone e il comandante della Polstrada di Grottaminarda Angelo Barbato.

“Lo scorso anno in Italia – ha fatto notare Nardone – le vittime sono state 3700 di cui 40 bambini da 0 a 14 anni. Dati impressionanti, che dovrebbero farci riflettere. Noi abbiamo un obiettivo da raggiungere, che è quello di dimezzare i morti, ma ciò non sta accadendo purtroppo. Dal 2017 e 2018 i dati purtroppo invece di diminuire sono aumentati. E nel 2019, siamo già ai primi 6 mesi e le vittime sono in aumento.”

Rafforzare la prevenzione partendo dalle scuole. Questo il messaggio della Polizia Stradale, nelle parole del comandante della sezione di Grottaminarda Angelo Barbato.

“Informare tutti, da piccoli. Non basta nelle scuole insegnare solo le varie materie, bisogna parlare ai ragazzi dei pericoli della vita. Che cosa sta a significare, essere in giro con una moto, guidare un’auto. Uno strumento di grande utilità ma nello stesso tempo pericolosissimo e che va usato con tanta accuratezza. C’è bisogno che la Polizia entri sempre di più nelle scuole, lo stiamo già facendo con una serie di progetti importanti ed è su questo che ci dobbiamo battere ancora.”

Dalla partita del cuore, che ha visto protagonisti gli amici di Giuseppe al campetto comunale Pila ai Piani, alla deposizione di una corona al Motolito. Poi da qui la partenza del motogiro. Una passeggiata da Grottaminarda verso Passo di Mirabella, Bivio Gesualdo-Frigento-Sturno-Pila ai Piani. Al termine c’è stata la consegna gadget ricordo e a seguire il dibattito sulla sicurezza. Presente il sindaco di Frigento Carmine Ciullo, i bambini della scuola di Pila ai Piani, L'Autoscuola Superpatente Calo' di Cinthia Calo' e l’Anpas di Frigento, sempre attiva e preziosa con i suoi volontari sul territorio.