Benevento

 

“In una città ripetutamente minacciata dallo sforamento del limite massimo di PM 10 e PM 2,5, priva di una seria programmazione antinquinamento e dove di recente le misure-tampone del blocco del traffico domenicale sono state evitate solo “grazie”alle insolite piogge dello scorso mese di maggio, l’Amministrazione Mastella mette ancora una volta a dura prova la pazienza e la salute dei Beneventani”.

Così in una nota la vicepresidente della Commissione Ambiente del Comune di Benevento, Anna Maria Mollica critica le scelte dell'amministrazione Mastella anche per il raduno di Ferrari che si terrà tra qualche settimana a Benevento.

“Potremmo parlare, ad esempio, di cronaca di un ingorgo annunciato, a proposito del traffico collassato per circa 2 chilometri al Rione Libertà e a Contrada San Vito, nello scorso fine settimana, con scontata guerra di nervi di residenti ed automobilisti, in corrispondenza dell’apertura di alcuni punti vendita presso il Centro Commerciale Buonvento, senza che tale apertura fosse stata preceduta da interventi volti a decongestionare il traffico in quella zona. Oppure di come il Sindaco continui a vietare le biciclette al Corso Garibaldi.

Mentre, invece, si impegna a programmare – tuona l'esponente del Movimento 5 Stelle - l’inquinante invasione della città da parte di oltre cento Ferrari, roboante creatività di un’amministrazione Mastella in stile Titanic.

Piuttosto che tendere ad esempi virtuosi di mobilità lenta, accogliendo tra l’altro il ripetuto invito del MoVimento 5 Stelle a predisporre il Piano Territoriale degli Orari, questa Amministrazione preferisce stupire con lo spettacolo speciale di un giorno in Formula 1, prevedendo il prossimo 18 giugno di omaggiare i partecipanti alla “Ferrari Cavalcade” con un momento conviviale dei partecipanti nel complesso Unesco di Santa Sofia!

È da mesi che invitiamo il residente della Provincia Di Maria ad esaminare il dossier consegnatogli per ben due volte da portavoce comunali e parlamentari del MoVimento 5 Stelle, in cui si dettagliano i passi da compiere per cercare di normalizzare la gestione del complesso di Santa Sofia, patrimonio dell’Umanità di proprietà della Provincia.

Abbiamo richiesto la migliore convivenza tra l’uso di culto e quello di cultura del sito, con ritorno della Chiesa di Santa Sofia alle interrotte funzioni di prima sala del Museo del Sannio, ma non riusciamo a comprendere quali siano le giustificazioni dell’ente Provincia, che utilizza fondi regionali, a lasciare chiuso in particolare il predetto Museo, dalle ore 13 alle 15 e dalle 18,30 alle 20, continuando a pagare regolarmente custodi in turnazione e personale della partecipata “SannioEuropa”, che comunque sono in servizio durante l’inspiegabile orario di chiusura del Museo del Sannio. Il MoVimento 5 Stelle chiede per l’ennesima volta il ritorno al vecchio orario continuato di apertura dalle 9 alle 19, da applicare anche alla Chiesa di Santa Sofia, con l’impiego di personale interno. Per l’effettuazione di quanto richiesto, ci rivolgiamo anche al dirigente comunale, Maurizio Perlingieri, da poco coinvolto anche a livello di dirigenza provinciale. Indirizziamo inoltre un appello alla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, perché scongiuri l’utilizzo “conviviale” per il prossimo 18 giugno del deteriorato Chiostro di Santa Sofia, di cui si chiede di esprimersi circa la visitabilità, alla luce della caduta di porzioni dell’intonaco.

Un invito è rivolto, infine, alle Associazioni che si interessano di musei, beni culturali e beni comuni, perché siano da pungolo costante ed aiutino la politica cittadina ad essere più attenta ed impegnata nella tutela e valorizzazione del nostro invidiabile patrimonio materiale e immateriale”.