Pagani

Ha tenuto col fiato sospeso un'intera città, tra polemiche e riconteggi: nella sezione numero 12, solo per citare un esempio, il presidente e gli scrutatori hanno ricontato le schede per ben tre volte. La posta in palio, del resto, era altissima anche perché si è trattato di una partita giocata davvero sul filo di pochissime preferenze. Non è escluso che possano essere strascichi nelle prossime ore, perché per poche decine di voti potrebbe cambiare tutto.

A Pagani si andrà al ballottaggio per stabilire chi sarà il prossimo sindaco della comunità dell'agro: il consigliere regionale Alberico Gambino ha sfiorato il ribaltone, centrando il 49,9% delle preferenze. Una manciata di schede gli ha, dunque, impedito di vincere al primo turno. Una vittoria che avrebbe avuto un significato politico particolare, visto e considerato che fronteggiava il sindaco in carica Salvatore Bottone che si è fermato al 26,1%.

La fascia tricolore ha dovuto fare i conti con un voto che ha premiato il suo competitor rispetto all'esperienza di governo attuale. Ci si aspettava di più, visto e considerato che solo qualche giorno prima del voto al centro sociale di Pagani aveva fatto tappa, per dare sostegno alla sua ricandidatura, il segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti. 

Di sicuro ad influenzare l'esito di questa prima parte della competizione il distacco degli altri candidati: Lello De Prisco (che su facebook ha già annunciato che comunque vada si dimetterà dal ruolo di consigliere comunale) è stato l'unico più o meno a tenere, a dispetto di Santino Desiderio e Luna Ferraioli che hanno racimolato ben poco.