"Solofra con la produzione conciaria rappresenta un pezzo importante del mande in Italy nel mondo. Mi farò carico di presentare in Consiglio regionale una proposta di legge che tuteli la pelle solofrana". Lo ha detto la capolista del Pd irpino alle regionali, Roberta Santaniello, incontrando a Solofra una delegazioni di giovani industriali della concia.
"Riteniamo che la liberazione della Regione Campania n.70 del 2 giugno 1996, con la quale è stato istituito il distretto conciario, vada rivista e aggiornata alla luce delle innovazioni in tema ambientale, etico e manifatturiero", ha spiegato la candidata alla regione, ricevendo un forte sostegno dagli imprenditori solofrani.
"In questa parte d'Irpinia, grazie alla capacità dei solofrani di fare impresa, si sono prodotti volumi d'affari per svariati miliardi di euro che hanno consentito una crescita economia e sociale senza precedenti. E' evidente che la battuta d'arresto registrata negli ultimi anni, in seguito alla forte crisi economica, deve essere superata investendo su ricerca ed innovazione, e la regione è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale".
Ad accogliere la candidata dei democratici una serie di imprenditori locali che hanno rappresentato le loro proposte e fatto pervenire una serie di indicazioni anche in materia ambientale, in particolare per la depurazione delle acque derivanti dalle lavorazioni conciarie.
"Sarò una consigliera regionale con il taccuino sempre in mano, prenderò appunti da tutti coloro che vivendo direttamente i problemi hanno una conoscenza approfondita degli stessi, e mi farò carico di tradurli in proposte di legge. E' questa la nuova politica che intendo portare avanti. Basta maestrine e maestrini dalla penna rossa, i loro risultati ci hanno deluso abbondantemente, è il tempo di affidarsi nelle mani di persone umili e che hanno a cuore per davvero le sorti del nostro territorio", ha sottolineato la Santaniello.
"Solofra - ha concluso la capolista Pd nel suo intervento - sarà un impegno serio nella mia agenda politica che porterò in regione, anche perchè una ripresa produttiva del comparto conciario equivarrebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro ed a rendere di nuovo viva l'economia dei comuni della Valle dell'Irno".