Roccadaspide

Per il decesso dello chef Nicola Pacifico, 31anni, residente a Roccadaspide, è stato rinviato a giudizio, con l’accusa di omicidio stradale, Giuseppe C. La decisione è stata assunta dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, Alfonso Scermino. Erano circa le17.30 del 2 luglio dello scorso anno  quando  in località Vuccolo Maiorano, a Capaccio Paestum, si consumò la tragedia.  Nicola Pacifico, chef e insegnante presso l’istituto alberghiero di Capaccio, viaggiava a bordo della sua moto in direzione di Capaccio Scalo. Si stava recando a lavoro in un ristorante di Agropoli. Era partito poco prima dalla sua abitazione di Roccadaspide. Aveva percorso pochi chilometri, da una traversa laterale alla strada principale stava uscendo la Ford condotta dall'imputato. Il giovane centauro aveva tentato di frenare, ma senza riuscire ad evitare l’impatto. Sebbene indossasse il casco le ferite riportate non gli avevano lasciato scampo. Nel procedimento a carico di Giuseppe Caruso, nel corso dell’udienza di ieri mattina, si sono costituiti parte civile, attraverso gli avvocati Antonio Zecca e Angela Nigro, i familiari del giovane chef: la madre, il padre, il fratello e le due nonne.