Agropoli

A ridosso dell'appuntamento elettorale il caso Agropoli finisce in Parlamento per iniziativa dei deputati salernitani di Forza Italia Gigi Casciello ed Enzo Fasano. Nel mirino le vicende giudiziarie con il blitz della Dia. I due parlamentari hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Matteo Salvini per chiedere "quali iniziative intenda assumere e se ritenga di attivarsi affinché venga avviato l’iter amministrativo per lo scioglimento del Comune di Agropoli attraverso l’immediata istituzione della commissione di accesso", chiedendo inoltre che l’ex sindaco Alfieri "ritiri immediatamente la sua candidatura a sindaco di Capaccio e rassegni le sue dimissioni quale delegato all'agricoltura del presidente della Regione Campania De Luca".

Nel documento a firma di Casciello e Fasano si legge che "stanno destando sgomento e scalpore le notizie pubblicate in questi giorni su quasi tutti i quotidiani nazionali e locali, afferenti le indagini per voto di scambio politico mafioso a carico dell’attuale sindaco di Agropoli, Adamo Coppola. Le medesime accuse - ricordano - contenute in un decreto di perquisizione firmato dal pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro, riguardano anche Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli, consigliere all’agricoltura  del governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca e candidato sindaco di Capaccio alle imminenti elezioni amministrative".

Nell’interrogazione i parlamentari azzurri ripercorrono le fase dell’indagine e spiegano: "I militari della Dia di Salerno hanno perquisito le abitazioni e gli uffici del sindaco di Agropoli, Adamo Coppola e dell’ex primo cittadino Franco Alfieri. Ke gravissime accuse per voto di scambio politico-mafioso ed i retroscena e le intercettazioni a dir poco inquietanti che stanno emergendo dall’inchiesta, indignano le forze sane della società civile e della politica che chiedono a gran voce che vengano adottati provvedimenti immediati per il Comune d Agropoli e che Alfieri ritiri immediatamente la sua candidatura a sindaco di Capaccio e rassegni le sue dimissioni quale  delegato all'agricoltura del Presidente della Regione Campania De Luca".

Non è un passo indietro ai princìpi del garantismo, assicurano, ma Salvini deve intervenire per tutelare i cittadini. "Lo scioglimento dell’organo elettivo si connota quale misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza straordinaria; sono giustificati margini ampi nella potestà di apprezzamento dell’amministrazione nel valutare gli elementi su collegamenti diretti o indiretti, non traducibili in singoli addebiti personali, ma tali da rendere plausibile il condizionamento degli amministratori - hanno messo nero su bianco i due esponenti di Forza Italia -. In sostanza il provvedimento di scioglimento degli organi comunali deve essere la risultante di una ponderazione comparativa tra valori costituzionali parimenti garantiti, quali l’espressione della volontà popolare, da un lato, e, dall’altro, la tutela dei principi di libertà, uguaglianza nella partecipazione alla vita civile, nonché di imparzialità, di buon andamento e di regolare svolgimento dell’attività amministrativa, rafforzando le garanzie offerte dall’ordinamento a tutela delle autonomie locali. Sono stati numerosi, infatti, i comuni sciolti per vicende molto meno gravi di quelle che occupano le cronache di questi giorni", hanno ricordato in conclusione i firmatari dell'interrogazione al Viminale.