Avellino

Si innalza l'asticella dello scontro tra il Governatore De Luca e il ministro Giulia Grillo. Stamane la polemica è approdata direttamente in Irpinia, dove il ministro della Salute ha affrontato tutta una serie di tappe tra ospedali, ex nosocomi da rifunzionalizzare e ordine dei medici. Una visita tra vecchio e nuovo ospedale nonostante proprio il Governatore aveva bloccato le tappe in ospedale nei giorni di campagna elettorale, imponendo ai manager delle strutture sanitarie pubbliche, dopo i tour di Salvini, Di Maio e la stessa Grillo al Santobono per far visita alla piccola Noemi (la bimba rimasta ferita nell'agguato di piazza Nazionale a Napoli, ndr), di aprire i reparti a quelle che De Luca ha definito "passerelle politiche" prima delle elezioni. Nenache a dirlo il ministro ha fatto il suo tour e non le manda certo a dire a De Luca, precisando come dal Governatore abbia ricevuto continui attacchi sessisti. «Sono sempre nei pensieri del Governatore - ha detto Grillo - nonostante lui non sia nei miei. Una cosa è certa preferisco Crozza". La numero uno del dicastro alla salute sulla Regione Campania dice: "soffre di vittismo"

Grillo: da De Luca attacchi sessisti

Il Ministro Grillo sempre nell'incontro con la stampa ha precisato: "Non faccio passerelle politiche in ospedale. Da sempre mi reco personalmente nei presidi e in tutti i pronto soccorso per verificare lo stato dei luoghi e situazioni di lavoro del personale. Lo faccio sempre prima e dopo la campagna elettorale. Sono il ministro alla Salute e posso e devo essere presente nelle strutture. Uno scontro con De Luca? Per lo più lo ignoro è lui che si scontra con me. Un atteggiamento che, è sotto gli occhi di tutti, è a tratti sessista. Mi chiedo perchè sono sempre nei suoi pensieri. Le sue considerazioni sono sbagliate e sul caso Campania mii trovo costretta ancora una volta a rimarcare: La Regione Campania rimane commissariata e la legge prevede che la figura di commissario e presidente di Regione non possano coincidere". Insomma, il ministro Grillo non le manda certo a dire a De Luca che, ieri, facendo proprio riferimento alla tappa irpina del ministro ha ancora una volta ricordato la circolare provvedimento inoltrata ai manager.

La giornata

E' arrivata puntualissima stamattina al Moscati il Ministro Giulia Grillo. Accolta dai referenti del Movimento 5 Stelle e scortata dal sottosegretario all'Interno, l'irpino Carlo Sibilia, ha fatto il suo ingresso in Ospedale. All'esterno della Città Ospedaliera, ad attenderla, c'era una folta schiera di primari e medici del Moscati. A fare gli onori di casa è stato il manager Percopo.

I ricordi del Ministro della città

Una volta arrivata il ministro ha ricordato come la città di Avellino popoli i suoi ricordi di infanzia. Il riferimento è alla raccolta delle figurine di calcio nei gloriosi anni Ottanta, quando anche la squadra di Calcio di Avellino militava nella massima serie. Entrata nell'atrio della città ospedaliera Giulia Grillo ha fatto tappa in direzione sanitaria per poi visitare i reparti del Corp e del pronto soccorso. Insomma, la numero uno del dicastero della Salute, nonostante il dictat del Governatore De Luca che voleva fuori i referenti di Partito alla vigilia del Voto del 26 maggio inviata ai manager, ha fatto comunque una rapida visita in alcune corsie.

De Luca e il divieto passerelle politiche

Lo stesso Governatore ieri aveva ricordato ai manager di rispettare il suo provvedimento. Lo stesso Corp dedicato all'oncologia era stato inaugurato alla presenza del numero uno di Palazzo Santa Lucia. Ma nei giorni scorsi le visite in ospedale in Campania, a partire da quella alla piccola Noemi, la bimba di quattro anni rimasta ferita nell'agguato di piazza Nazionale, del vicepremier Di Maio, Salvini e Grillo aveva scatenato l'ira del Governatore che aveva inviato ai vari manager di evitare ingressi in corsia alla vigilia del voto.

L'Ex Moscati

Intanto la giornata di Grillo in Irpinia è continuata. C'è stata la tappa all'ex Moscati di Viale Italia, dove il ministro ha visto lo stato dell'ex nosocomio per il quale serve ancora una riattazione e rifunzionalizzazione. Una scelta da fare e subito per trovare una nuova vita nell'ex ospedale di Via Otranto, diventato in pochi anni dalla sua chiusura uno spettrale ricovero per disperati, sede di abbandono e degrado, in pieno centro città. 

I fondi per l'ex ospedale

Dopo l'ispezione dell'ingresso dell'ex Moscati il ministro ha incontrato cittadini e stampa. "Ci sono i fondi la Regione deve provvedere a ristrutturare e dare vuova vita a questo complesso. Come per il caso delle assunzioni si tratta di dirette competenze delle regioni. Proprio sulle assunzioni è sotto gli occhi di tutti che si tratta di una necessità ed è ora di provvedere".

Scotti e il caso spari nell'ospedale al Vecchio Pellegrini

La tappa nel capoluogo si è conclusa all'ordine dei medici dove il Ministro ha incontrato i cinque referenti regionali degli ordini dei medici provinciali Silvestro Scotti (Napoli), Francesco Sellitto (Avellino) Giovanni D'Angelo (Salerno), Maria Erminia Bottiglieri (Caserta) e  Pietro Ianniello (Benevento).

A richiedere un confronto è stato il presidente dell'ordine dei medici napoletano Silvestro Scotti che invoca punizioni esemplari per l'autore della sparatoria nel pronto soccorso del Vecchio Pellegrini di Napoli.

Scotti: il resposnabile degli spari va processato per terrorismo

"Ho spiegato che secondo il mio parere questa persona va individuata subito e processata per terrorismo. Non è possibile che si vada in ospedale per far fuoco ad altezza uomo. Una bestialità senza fine - ha commentato amaro il presidente Scotti -Per noi è importantissimo l'arrivo di oggi del ministro che ci conferma la vicinanza delle istituzioni in questo momento così delicato per noi lavoratori del comparto sanità". Sul tema il sottosegretario Carlo Sibilia ha precisato: ci saranno più controlli, ci sarà consegnato un elenco delle strutture più a rischio. Lì ci saranno presidi potenziati e radiocontrollo intensificato. Lo Stato c'è e siamo vicini a chi, come medici e infermieri, nell'assoluzioni della loro nobile profesione si trovino a vivere situazioni di rischio e paura".

"Nessuno può profanare un ospedale, basta violenza in corsia. La delinquenza non può pensare di farla franca: a Napoli come nel resto d'Italia. Gli ospedali devono essere luoghi di cura, dove la sicurezza degli operatori sanitari, dei pazienti e dei loro cari deve essere garantita sempre - il commento del Ministro".