"Non ho sentito nessuno, ministero dell'Ambiente compreso, spendere una parola di conforto per conto dei lavoratori della Helios. Capisco la soddisfazione dei cittadini e l'eventuale speculazione politica sul blitz disposto dalla Procura di Nocera Inferiore. Ma i giustizialisti in Italia hanno avuto sempre vita breve". Così Gigi Vicinanza della Cisal provinciale è intervenuto sul sequestro preventivo del sito di stoccaggio a Scafati.
"Nessuno si è chiesto se l'orario dei lavoratori sarà ridotto e sarà necessario l'utilizzo di ammortizzatori sociali", ha detto. "Tutti a esultare per il diritto alla salute, ma sul diritto al lavoro nessuno, ministro dell'Ambiente compreso, ha fatto menzione. Gli operai eseguono gli ordini degli imprenditori e se hanno sbagliato è giusto che a pagare siano loro e non l'ultima ruota del carro come sempre avviene in questi casi".
Da qui, l'appello a magistratura, Comune di Scafati e Regione Campania: "Rivedere il film delle Fonderie Pisano nell'Agro è sbagliato. Ci sia subito un confronto tra le parti per risolvere la vicenda. Questa storia insegna tanto sotto l'aspetto del codice degli appalti e la responsabilità solidale, con le solite speculazioni a danno dei lavoratori", ha concluso Vicinanza.
Non ci sono varianti. La responsabilità e solo e unicamente in capo al committente, a prescindere dalle invenzioni di tecnici e avvocati attraverso il depistaggio di terminologie diverse. Il tutto è sempre imputabile a chi appalta il lavoro. Appaltare non deve e non può essere un modo per creare precarietà. Questo concetto generale vale anche per il caso Helios".