“Siamo qua in attesa della firma del Ministero, non ci muoviamo”. Le attiviste del Comitato Civico Spontaneo Curiamo la vita di Sant'Agata dei Goti che lotta per salvare l'ospedale del centro caudino non molla.
La tenda dalla quale presidiano la struttura, montata lo scorso 30 marzo, continua ad essere la loro casa. Da lì non si muovono fin quando i piani non saranno realtà e le promesse non diverranno fatti messi nero su bianco.
Il nuovo piano della Regione Campania mira a salvare l'ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata dei Goti aggiungendo al Pronto Soccorso istituito in area disagiata un presidio ospedaliero dotato di posti letto di Medicina Generale, Chirurgia, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione, integrato con i posti di Lungodegenza, Riabilitazione e Oncologia, e ancora il presidio di radiologia.
Un piano che – secondo Vincenzo De Luca, che l'ha varato – accumulerebbe una perdita di 5 milioni di euro all'anno. A questo piano dovrà dare l'ok il Ministero della Salute, probabilmente già nel prossimo consiglio dei Ministri.
Ma il comitato annuncia anche una ulteriore iniziativa: “Abbiamo chiesto al Vescovo di Sant'Agata Don Mimmo Battaglia di aiutarci a trovare una piccola sede per continuare a vigilare sulle condizioni dell'ospedale” spiega la presidente Mena Di Stasi.
Non solo, il Comitato Curiamo la vita pensa anche alle prossime mosse che consentiranno all'ospedale una maggiore operatività, a partire dalla viabilità per cui hanno chiesto aiuto al presidente della provincia Antonio Di Maria. “Speriamo - conclude Di Stasi - che la Provincia di Benevento possa sostenere il complemento della Fondovalle Isclero nel tratto San Pietro Paolini, per agevolare e rendere più rapido il collegamento dei vari comuni con il Sant'Alfonso”.